Multata in barella per i freni della bici

La donna è finita a terra in corso Bettini dopo che un automobilista ha aperto improvvisamente la portiera dell’auto


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Sbattuta a terra sulla ciclabile e multata. Era stesa in barella pronta per essere messa sull’ambulanza che l’avrebbe portata al pronto soccorso quando il vigile le si è avvicinato e le ha notificato la contravvenzione. La sua colpa? «Avevo, così mi ha detto, il freno sinistro allentato...». Ancora dolorante al ginocchio sinistro, Donatella Mattezzoni, impiegata al negozio Tim di via Garibaldi, racconta la sua “avventura” («una storia assurda» come l’ha definita lei stessa) sulla ciclabile di corso Bettini, sbattuta a terra nel momento in cui un automobilista ha aperto la portiera della sua auto senza notare (o verificare prima) la donna che stava arrivando.

E’ accaduto l’altro pomeriggio in corso Bettini, pressapoco all’altezza di “Stappo matto”. «Venivo da viale Trento ed ero diretta al lavoro quando un automibilista, a dire la verità anche un po’ arrogante visto che poi se l’è presa con me, ha parcheggiato la sua auto contromano sul lato ovest. Io - spiega la donna- sono arrivata nel momento in cui apriva la portiera e non ho potuto evitare l’ostacolo che mi sono trovata di fronte. Sono caduta a terra sul marciapiede, facendomi male ad un ginocchio, e quindi sono arrivati ambulanza e vigili urbani. Proprio un vigile ha cominciato a farmi delle domande per capire se andavo veloce, perché non sono riuscita ad evitare l’ostacolo, se fossi stata distratta... manco volesse dare la colpa a me. Poi ha controllato la bici e nel momento in cui ero sulla barella dell’ambulanza mi ha notificato una multa di 25 euro perché avrei avuto un freno allentato. Che potrebbe essersi rovinato nella caduta, ma tant’è così ha deciso lui».

La donna finisce al pronto soccorso dove i sanitari le riscontrano una contusione ma per fortuna nessuna frattura. Tutto bene quel che finisce bene? Macché. Alla sfortunata ciclista rimangono alcune amare considerazioni. La prima: la pista ciclabile di corso Bettini è pericolosa. In effetti, sulla corsia ovest (direzione nord-sud) «la pista è strettissima e le macchine parcheggiano troppo vicine. Basta che qualcuno apra la portiera e si finisce a terra. A me, tutto sommato, è andata bene, ma se avessi sbattuto la testa le conseguenze sarebbero state molto più pesanti». La seconda considerazione: «Che nessuno mi parli più di ciclabile, meglio pedalare sulla carreggiata anche a rischio di beccarmi una multa». E a proposito di multa, quella che ha preso lei per il freno allentato: piuttosto che lamentarsi, dovrebbe ringraziare (si fa per dire...) il vigile che le ha risparmiato i soldi della notifica a casa...

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