Moto sui Passi: «Regole più severe»

10I sindaci ladini chiedono ai Prefetti di Trento, Bolzano e Belluno limiti di velocità uniformi e controlli delle forze dell’ordine



TRENTO. Si sono trovati, hanno discusso a lungo e ora hanno concretizzato, formalmente, le loro proposte per cercare di limitare i disagi causati dall'intenso traffico sulle strade che portano ai passi dolomitici. I sindaci fanno sul serio. Hanno preso carta e penna e si sono rivolti al Commissario del Governo di Bolzano, al Prefetto di Trento, alla Prefettura di Belluno, all'assessore altoatesino ai lavori pubblici, all'assessore trentino che ha competenza in materia (Pacher) e anche alla spa Veneto Strade. Il documento - elaborato dai sindaci di Badia, Corvara, Selva Gardena, Livinallongo del Col di Lana, Canazei (assente il sindaco di Cortina) con i loro vice sindaci e con gli assessori alla viabilità - hanno definito una strategia comune per ridurre la velocità e il rumore da parte delle motociclette e delle autovetture che, soprattutto nei mesi estivi, transitano sulle strade dei passi nella zona dei Comuni ladini. «Dall'incontro - si legge nella lettera - è emerso che la velocità e il rumore prodotti lungo le strade dei passi dolomitici sono ormai insostenibili. Si prospetta dunque una cosa giusta e plausibile porre dei limiti di velocità più rigidi e più controlli, trattandosi anche di luoghi dichiarati dall'Unesco patrimonio dell'umanità».

Le richieste. Partendo da queste considerazioni, il sindaco di Badia Giacomo Frenademetz - che ha firmato la lettera, dopo averla concordata con i suoi colleghi amministratori, spedita nei giorni scorsi alle varie autorità competenti - chiede «di verificare la possibilità di fissare i limiti di velocità anche sui passi Valparola, Falzarego, Sella e Pordoi, uniformandoli ai passi Gardena e Campolongo per i quali già da qualche anno esiste segnaletica adeguata per i limiti di velocità». Nella lettera si fa presente la necessità di prevenire in qualche modo le esagerazioni di motociclisti e di motociclisti. «È stato deciso di richiedere contestualmente allo scopo di prevenzione, il potenziamento da parte delle forze dell'ordine dei controlli della velocità sulle strade che portano ai passi. Le amministrazioni comunali interessate collaboreranno con i propri agenti di polizia locale». Adesso i sindaci delle località ladine attendono risposte da parte dei Commissari del Governo, della Prefettura di Belluno, degli assessori provinciali e di Veneto Strade. Ovviamente si augurano, tutti, che le decisioni concrete da loro richieste di possano concretizzare al più presto perchè la situazione, in tutta la Ladinia all'ombra del Sella, continua ad essere «pesante" da sopportare. La velocità e il rumore di moto e auto non sono più sopportabili perchè stanno compromettendo la vivibilità di tutti i paesi. Con i turisti, già meno del passato a causa della crisi, che non smettono di protestare. A ragione».













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