Millennium, assalto (fallito) ai bancomat

I ladri entrano da una finestra dell’Eurobrico. Bucano la parete, ma vengono messi in fuga dall’allarme e dalla vigilanza


di Nicola Filippi


ROVERETO. Stavolta i malviventi non hanno dovuto nemmeno faticare per portarsi appresso la cassetta con gli attrezzi (da scasso). Si sono presi tutto il tempo per scegliere i prodotti migliori direttamente dagli scaffali dell'Eurobrico, all'interno del Millennium center. Poi, con mazza e piccone, mola a disco, hanno demolito una parete in carton-gesso e cemento per infilarsi nei locali della Cassa Rurale di Rovereto che contenevano due sportelli automatici: uno per il prelievo di denaro e l'altro per il deposito di contante. I malviventi avevano pianificato tutto: orario del colpo (l’una della notte fra martedì e mercoledì), passaggi della vigilanza notturna, numero e disposizione delle telecamere a circuito interno, sistemi di allarme. Ma alla fine hanno dovuto desistere. Perché - senza accorgersi - avevano attivato un sensore. Immediato intervento di tre pattuglie del Corpo di vigilanza notturna e della polizia: ispezione interna e scoperta del “buco”. Alla fine, la banda è riuscita a far perdere le proprie tracce, abbandonando sul posto tutto il materiale, ora al vaglio della polizia scientifica, alla ricerca di elementi probatori utili all’indagine.

L’obiettivo I malviventi avevano scelto con cura il nuovo obiettivo: gli sportelli bancomat della Cassa Rurale di Rovereto, che si trovano al primo piano del Millennium center. Gli “occhi” delle telecamere a circuito chiuso vigilano, 24 ore su 24, i due sportelli. La banda lo sapeva. Aveva pure testato (una settimana fa) i tempi di reazione della vigilanza e delle forze dell’ordine, in caso di allarme. Per non destare sospetti e non farsi riprendere dalle telecamere, i malviventi hanno scelto una strada alternativa. Si sono fatti chiudere all’interno del negozio. Poi hanno atteso il momento propizio.

Gli attrezzi I ladri sono arrivati sul posto “leggeri”. Senza attrezzi da scasso. Solo i sacchi per contenere il denaro. Gli attrezzi se li sono scelti con cura dagli scaffali di Eurobrico. La stanza dei “sogni”, quella dei bancomat della Rurale, confina con il negozio di articoli per il bricolage. Come nel caso di Isera (colpo al negozio di occhiali): hanno preso a mazzate la parete confinante, in cartongesso, finché hanno trovato la parete della Rurale. Ma in cemento armato e blindata.

La sorpresa Con una mola a disco, hanno aperto un buco nella parete blindata, grande abbastanza per far entrare una persona. Ma quando i ladri sono stati all’interno sono incappati - senza saperlo - in un sensore del rumore. «E’ un sistema d’allarme sofisticato adottato dal Corpo di vigilanza notturna- spiega il comandante Mauro Antoniolli - che ha attivato le telecamere del centro operativo di Cvn». Quando l’operatore ha visto che erano state “annebbiate” ha dato l’allarme: l’assalto era in corso. Ma solo l’ispezione interna della vigilanza e degli agenti del Commissariato di polizia lo ha interrotto in tempo.

A mani vuote Quando i poliziotti sono entrati da Eurobrico hanno trovato il buco nella parete e gli oggetti da scasso in terra. Ma dei malviventi non c’era più traccia. Erano fuggiti passando da una finestra laterale. I due bancomat erano “salvi”. «I ladri si erano lasciati chiudere all’interno del negozio, hanno colpito al momento giusto, ma hanno fatto scattare i vari sensori e l’ispezione interna ci ha permesso di metterli in fuga», conclude il comandante della vigilanza, Mauro Antoniolli.

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