val di fassa

Migranti, tentato incendio a una casa albergo a Soraga

La struttura, della cooperativa Kaleidoscopio, è una di quelle che potrebbe ospitare dei profughi. Indagini dei carabinieri



TRENTO. Una fiammata vicino all'ingresso, che ha provocato lievi danni, un vetro rotto, da cui è stato lanciato all'interno del liquido, forse benzina. Ma senza ulteriori conseguenze. È accaduto nella notte a Soraga, in Trentino, alla casa-albergo della cooperativa Kaleidoscopio e Casl e la fiammata è stata segnalata al 112 da dei vicini.

I carabinieri della compagnia di Cavalese, giunti sul posto, hanno verificato che il fuoco era stato appiccato con del liquido infiammabile e stanno procedendo per capire se il liquido all'interno fosse benzina, anche se fiamme lì non ce ne sono state.

Si tratta di un episodio di danneggiamento, che riguarda una delle strutture nelle quali il Trentino sta valutando la possibilità di ospitare dei profughi, ma al momento gli investigatori riferiscono di non avere elementi per determinare se l'episodio possa essere o meno collegato a questo o se si tratti di un atto di vandalismo del tutto slegato dalla questione. Non sono state trovate infatti rivendicazioni dell'episodio sul posto, quali scritte, volantini o biglietti, né ne sono arrivate in seguito fino a stamattina.

I militari non ritengono dunque di avere elementi per formulare l'ipotesi di un danneggiamento per scoraggiare un possibile arrivo di migranti, ma nemmeno per escluderla. Stanno verificando quindi attraverso controlli tecnici se sia possibile individuare chi ha compiuto il gesto, chiedendo anche la collaborazione dei residenti, così come quella istituzionale del sindaco, per ricostruire la vicenda, visto anche che l'idea dell'arrivo di migranti nel paese, che conta poco più di 700 abitanti, aveva portato alcuni residenti a esprimere una preoccupazione riferita da alcuni amministratori pubblici.

I danni provocati nella notte d'altra parte non sono nemmeno visibili, se non ci si avvicina alla struttura, e si tratta del resto di una e non dell'unica in cui l'amministrazione provinciale stava valutando la possibilità di ospitare dei profughi, vista la disponibilità offerta dai titolari della gestione.

Un'ipotesi su cui il consigliere provinciale e segretario della Lega Nord del Trentino, Maurizio Fugatti, due giorni fa aveva avanzato un'interrogazione, chiedendo chiarimenti sull'eventuale arrivo di 30-40 migranti e aveva affermato: «Le amministrazioni del territorio sembrano avere già evidenziato qualche preoccupazione e qualche perplessità circa la concentrazione dei richiedenti asilo in un unico paese e circa le possibili conseguenze sul sistema turistico attorno al quale è fondata gran parte dell'economia della Valle di Fassa».













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