Michela Calzà presidente della Coop

La sua nomina mette d’accordo i due schieramenti, uno a favore di Francesco Pederzolli, l’altro dell’ex direttore Bertoldi



ALTO GARDA. Tra i due litiganti è sempre il terzo che gode. E' successo anche l'altra sera, al termine di un acceso consiglio di amministrazione della Cooperativa Consumatori dell'Alto Garda, una delle realtà economiche, oltre che di commercio, più importanti del Trentino. Da giovedì Michela Calzà è la nuova presidente, indicata un po' a sorpresa (ma neanche tanto) dal suo direttivo e dai vertici provinciali per mettere fine alla faida interna creatasi dopo le elezioni di un paio di settimane fa. Calzà prende il posto di Francesco Pederzolli, che abbandona la poltrona su cui stava seduto da 25 anni. Il ricambio generazionale, però, non è stato del tutto indolore. Pederzolli è stato costretto a farsi da parte in quanto messo alle strette dal suo avversario numero uno, nonché ex direttore, Franco Bertoldi, il quale, alla vigilia dell'assemblea, aveva lanciato una sorta di “Opa” proponendosi in alternativa al presidente uscente. Il risultato delle votazioni ha sancito, di fatto, una spaccatura all'interno del consiglio direttivo, diviso fra "pederzolliani" e "bertoldiani". La nomina a presidente dell'uno anziché dell'altro avrebbe mietuto non poche vittime su un fronte o sull'altro. Ecco perché si è lavorato – soprattutto a Trento – per cercare una soluzione che mettesse d'accordo tutti, un nome gradito ad entrambe le compagini: quel nome è Michela Calzà. Arcense di nascita, droata di adozione (è sposata con un artigiano edile di Ceniga, madre di due figli), la nuova presidente della più grossa cooperativa di consumo della provincia è stata consigliera comunale del Pd ad Arco e da quasi due anni è il superassessore della comunità di valle con deleghe a lavori pubblici, viabilità, ambiente e rifiuti. Il presidente di vallata Valandro, in una nota dell'ufficio stampa, si dice felice di questa scelta improntata al rinnovamento e alla valorizzazione di una figura femminile giovane, volenterosa e preparata.«Ma se da una parte la nomina di Michela Calzà mi riempie di orgoglio – commenta - dall'altra apre inevitabilmente alcune riflessioni. Ragionamenti che vanno portati avanti con calma, senza enfasi e senza fretta, coinvolgendo tutti i soggetti che riterrò utile sentire. La cosa che preme maggiormente è che la Comunità nel suo operato non risenta minimamente di tale novità, ma che anzi si possa proseguire nell'ottimo lavoro fin qui svolto in maniera da non porre l'ente in difficoltà nei confronti delle questioni preminenti, che l'assessore sta per condurre in porto: il nuovo sistema di conferimento dei rifiuti, il nuovo appalto e l'impianto di coogenerazione da realizzare alla discarica della Maza».













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