«Mercatini, partirà  un’operazione ascolto» 

L’assessore Stanchina, dopo la cena con gli espositori, annuncia il confronto Ed apre alla possibilità di cambiare luogo: «Piazza Dante? Perché no»


di Sandra Mattei


TRENTO. Chiusa l’edizione dei Mercatini di Natale 2017, si pensa già alla prossima. Ed a breve si aprirà un’operazione ascolto tra espositori e soggetti coinvolti, attraverso un questionario distribuito dall’Apt.

Lo annuncia l’assessore alle attività economiche del Comune Roberto Stanchina, che è reduce dalla cena di fine evento e che si è tenuta l’altra sera alla sede di Trento Fiere. L’assessore ammette che si sarebbe aspettato una cena più movimentata, visto che non sono state risparmiate critiche all’organizzazione di quest’edizione che segna il passaggio dalla gestione di Trento Fiere a quella dell’Apt di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi.

In che clima si è svolta la cena, assessore? Non saranno mancate le voci critiche.

In realtà mi aspettavo anch’io un clima più ostile, ma devo dire che la serata si è svolta in modo piacevole e si sono presentati quasi tutti gli espositori, a dispetto delle previsioni.

Ci sarà stato anche un bilancio e si sarà parlato di quello che non ha funzionato.

Sì, certo. Abbiamo fatto una riunione di tre quarti d’ora prima e nessuno ha nascosto il calo dei visitatori. In questo però, sono stato confortato dall’ex assessore al commercio di Bolzano Helmut Rizzolli, che al Mercatino vende cappelli di lana cotta. Dal suo osservatorio, si è complimentato per come sono organizzati i mercatini a Trento. Ci siamo anche detti che il calo è strutturale, visto che, se prima del 2000 errano una quarantina in tutta Italia, ora sono diventati cinquecento.

Come si esce allora da questo trend negativo?

Da tutti è uscita l’indicazione che bisogna lavorare di più sulla qualità e sui prodotti tipici, a costo di rinunciare a qualche casetta. C’è chi propone di tornare alla piazza unica, perché piazza Battisti funziona meno. Io penso che sia meglio però pensare a migliorare l’estetica, con qualche luce e qualche laboratorio in più. Perché altrimenti, vuol dire mettere in conto di perdere 23 posti. C’è da migliorare sicuramente lo stile delle casette e cercare di identificare il mercato con un’icona.

A proposito di alternative alla collocazione, noi abbiamo pubblicato, tra le proposte, quella di piazza Duomo o, novità assoluta, di piazza Dante. Cosa ne pensa?

Sull’ipotesi di piazza Duomo, come ha detto anche il sindaco Andreatta, ci sono le controindicazioni del mercato del giovedì e della Fiera di Santa Lucia, che dovrebbero trovare un’altra collocazione. Ma non è detto. Su piazza Dante se ne può parlare. In ogni caso, annuncio che l’Apt distribuirà un questionario agli espositori e sarà aperta una mail ad hoc perché tutti possano contribuire al dibattito ed avanzare proposte. Ci sarà anche un referente tecnico in Comune per il Mercatino. Si tratta di Marco Calliari, che è stato direttore dell’Asis.

In definitiva, non è un bilancio del tutto negativo, quello di quest’anno?

Certo che no. Se sono calati i visitatori dei mercatini, non è detto che il turismo soffra. Gli arrivi sono aumentati del 10 per cento in città. Ma l’arrivo della neve, ha fatto scegliere a i turisti anche le località turistiche di montagna. Se gli anni passati erano gli stessi albergatori a portare i clienti in città, perché mancava la neve, quest’anno sono mancate quelle presenze.

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