salute

Meningite, parte la nuova campagna di vaccinazioni

Per i bambini nati dal 1° luglio è disponibile un nuovo vaccino contro il tipo “b”. Pronte 5 mila dosi, in autunno le somministrazioni in anticipo sul resto d’Italia



TRENTO. Un passo avanti nella lotta contro la meningite. L’azienda sanitaria di Trento infatti sta per avviare una nuova campagna di vaccinazioni contro il “meningococco b”, che rappresenta circa il 50 per cento dei casi di infezione. I destinatari sono tutti i bambini nati dal 1° luglio 2016 in poi che potranno essere sottoposti a vaccino a partire da questo autunno.

Questa vaccinazione non è obbligatoria, ma – come ha spiegato il dottor Valter Carraro, responsabile dell’ufficio igiene e sanità pubblica - è caldamente raccomandata dall’azienda sanitaria assieme alle altre vaccinazioni previste per l’infanzia: «Alle famiglie interessate dal normale programma di vaccini verrà dato appuntamento 15 giorni dopo la tradizionale vaccinazione “esavalente” per somministrare ai bambini anche il nuovo vaccino anti meningite. Si tratta di un ulteriore impegno per le famiglie che prevede anche un richiamo nei mesi successivi, ma in questi giorni in cui ha fatto purtroppo notizia la morte della ragazza italiana al rientro dalla giornata mondiale della gioventù di Cracovia vale la pena di sottolineare che per i ragazzi vaccinati si azzerano praticamente le probabilità di contagio. E - come per gli altri vaccini - il rischio che evita un bambino vaccinato è enormemente superiore rispetto agli eventuali effetti avversi delle vaccinazioni».

La meningite - malattia terribile perché colpisce in maniera fulminante soggetti sani, senza alcuna possibilità di preavviso - presenta un rischio più elevato per i bambini e gli adolescenti. Per questo l’azienda sanitaria già da 5 anni porta avanti una campagna contro il meningococco (di tipo a c w y) rivolta ai bambini nel secondo anno di età e ai ragazzini che entrano nel quindicesimo anno di età. La nuova vaccinazione contro il tipo “b” è stata introdotta in Trentino dalla giunta provinciale in anticipo rispetto al resto d’Italia, dove motivazioni economiche hanno rallentato il nuovo piano vaccinale.

Se finora la percentuale di vaccinazioni anti-meningococco era attorno al 83 per cento, l’azienda sanitaria si aspetta per la nuova campagna un’adesione iniziale attorno al 30-40 per cento: «Sappiamo che l’inizio di questo percorso sarà in salita, ma contiamo di raggiungere presto numeri superiori anche grazie all’aiuto dei medici di base che - a parte rarissime eccezioni - ci aiutano a orientare le famiglie verso le vaccinazioni».

Il nuovo farmaco è stato naturalmente approvato dalle autorità sanitarie nazionali e l’azienda sanitaria per il momento ha acquistato 5 mila dosi, trattando un prezzo di 66 euro a pezzo per un totale di circa 330 mila euro. Naturalmente il vaccino sarà gratuito per i bambini nati dopo il 1° luglio, mentre per gli altri sarà possibile in un secondo momento effettuare la vaccinazione a pagamento.

Come reagiranno le famiglie? L’azienda sanitaria è più che ottimista, anche sulla base dei dati in ripresa delle vaccinazioni dell’infanzia che si avvicinano al 95 per cento indicato dalle autorità sanitarie come soglia di sicurezza. Negli anni scorsi la percentuale in Trentino era sotto la soglia, anche per effetto dell’abolizione delle sanzioni per le famiglie che scelgono di non sottoporre i figlie alle vaccinazioni.

Ma questa non è l’unica novità nel calendario vaccinale provinciale. L’azienda sanitaria infatti ha anche ricevuto l’indicazione di estendere la vaccinazione contro il papilloma virus anche agli adolescenti maschi (finora era prevista solo per le ragazzine) con l’obiettivo di aumentare la prevenzione di una serie di patologie collegate al contagio dal virus.













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