Mele, raccolta al via. Produzione a picco

Oggi parte la Sft con le «Gala» che avrà una flessione del 7%. In generale le previsioni parlano di un meno 9-10%


di Carlo Bridi


TRENTO. Due giorni fa presso la nuova centrale ortofrutticola della Sft sono stati convocati i produttori di mele «Gala» per le direttive sulla raccolta che partirà ufficialmente proprio oggi con un primo stacco.

Per la Sft si tratta di una quantità assai modesta, stimata sui 40 mila quintali, che peraltro quest’anno dovranno essere raccolti in più stacchi del solito in quanto la gelata di Pasqua ha determinato una fecondazione molto disomogenea delle mele. Ad affermarlo è il direttore della Sft Armando Paoli più che mai indaffarato in questi giorni nell’organizzazione del raccolto all’indomani dell’inaugurazione del nuovo stabilimento. I prezzi delle prime partite che si sono vendute in campagna da parte di frutticoltori non soci di cooperative sono molto interessanti, siamo nell’ordine dei 0,40 -0,42 euro al chiilogrammo. «Un prezzo che corrisponde ai primi prezzi praticati anche in Spagna e in Francia la scorsa settimana» - spiega Livio Fadanelli responsabile dell’azienda sperimentale della Fondazione Mach che nei giorni scorsi ha incontrato produttori e ricercatori d’oltralpe.

Ma, tornando al Trentino secondo Paoli, «bisognerebbe avere una quantità ben maggiore di questa varietà perché è sicuramente fra le più richieste dal mercato».

Già lo scorso anno la situazione di mercato era molto favorevole a questa coltivazione, e quest’anno con un calo di produzione atteso nell’ordine del 7% per la Gala la situazione sarà ancora più favorevole per questa varietà.

Sul piano più generale le previsioni in questo inizio di campagna a livello dell’Europa a 27 sono quelle di una diminuzione del 9% sul 2011, che già non era un anno record. Per trovare un raccolto così scarso bisogna risalire al 2007, quando si era scesi sotto i 10 milioni di tonnellate considerata una produzione in linea con i consumi.

Ma c’è un altro fatto da considerare: quest’anno è prevista una produzione record della Polonia che, con 2.800.000 tonnellate, è la maggiore produttrice europea ma che notoriamente non è ancora attrezzata nè sul fronte delle infrastrutture ne sul piano qualitativo, con una conseguente incapacità di reggere la concorrenza sul piano della qualità. Quest’anno è previsto il volume più basso per la Golden Delicious del decennio, con un meno 15%  e un meno 18% per la Red Delicious.













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