Massimo: nei cieli che tanto amava

Luzzana, pilota del velivolo caduto a Scurelle, ricordato con affetto e nostalgia dai tanti amici su Facebook


di Franco Zadra


STRIGNO. «L'unica cosa che posso dire – sospira il parroco delle otto parrocchie dell'unità pastorale “Madonna di Loreto” di cui fa parte anche quella di Strigno, don Armando Alessandrini – è che i funerali di Massimo Luzzana si terranno sabato alle 15. Per il resto, rispettiamo la sofferenza della famiglia sua e di Michele Pagan». Un riserbo comprensibile e molto umano quello del parroco, che condivide con i suoi parrocchiani e soprattutto con i famigliari delle due vittime dell'incidente aereo di martedì scorso, nei pressi di Scurelle, lo sgomento per l'inespettata sciagura.

Al di là di questo rispettabile riserbo che incontriamo in tutti coloro che avviciniamo, sono molti i motivi di vicinanza che la gente del paese vorrebbe poter esprimere alla moglie di Massimo, per farla sentire meno sola, per poter alleviare il dolore del distacco. Tutti aspettano però i funerali per poter avvicinare i famigliari, per aspergere il feretro dell'acqua santa del battesimo e poter abbracciare o solo stringere la mano di chi è stato più duramente colpito dal lutto.

Intanto, in questa nostra era digitale, i sentimenti si esprimono più facilmente in rete che di persona. Ce lo fa capire un giovane che, appena interpellato, mostra in silenzio lo smartphone aperto sulla pagina Facebook di Luzzana, accenna un sorriso dimesso e se ne va. «In cielo porti la tua grande umanità e il tuo amore per il territorio», scrive l’amico Roberto. Su quella pagina sono molti i riferimenti al volo, metafora assoluta per il trapasso secondo una teologia popolare, non per questo meno vera e poi così lontana da quella ufficiale. Un riferimento che diviene subito religioso, evangelico. «Il chicco di grano che cade nella terra e muore, dà molto frutto», si legge nel post di un amico di Luzzana.

Anche se Gianfranco Schraffl, ex vicesindaco di Borgo e stretto collaboratore di Luzzana aveva subito paventato la fine del progetto della Via Claudia Augusta fortemente perseguito dall'amico deceduto, forse tutti i progetti che l'ex docente universitario aveva avviato troveranno comunque un compimento con lui che li sostiene dal cielo.

Di certo Massimo Luzzana, attivissimo gestore del B&B a Tomaselli che offriva anche giri panoramici sul suo ultraleggero, la gente era abituata a pensarlo lassù, in cielo, sul suo aereo a godere di panorami fantastici assieme ai suoi clienti o amici. Diviene così forse più accettabile il pensiero che la sua esistenza non sia terminata in quello schianto fatale, ma ancora continui, in un'altra modalità, ma sempre con la medesima prospettiva, quella del cielo. Se da lassù voleva provare a dire “Ti voglio bene”, sembra ci sia riuscito.













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