Marangoni, sciopero e presidio a Rovereto

Protesta dei trecento dipendenti dello stabilimento di via del Garda contro l'ipotesi del taglio dei livelli salariali in cambio di nuovi investimenti



ROVERETO. Sciopero e presidio per le lavoratrici ed i lavoratori dello stabilimento della Marangoni Spa a Rovereto. Dalle 10.00 alle 11.30 e dalle 16 alle 17.30 i 300 dipendenti della storica azienda lagarina che produce pneumatici hanno incrociato le braccia per protestare contro il mancato adeguamento agli aumenti salariali previsti dal recente rinnovo del contratto nazionale di lavoro, la perdita della retribuzione piena nei primi giorni di malattia e una revisione della contrattazione integrativa, ipotesi che l'azienda ha prospettato ad rsu e sindacati per far fronte alla crisi del settore degli penumatici e nella prospettiva di nuovi investimenti sullo stabilimento di Rovereto.

Delegati della rsu, sindacati di categoria, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, insieme all'assemblea dei lavoratori, hanno bocciato le proposte del management di Marangoni ed hanno dato il via ad una serie di iniziative per modificare i contenuti del piano di ristrutturazione dell'azienda, tutelando i livelli salariali dei lavoratori insieme all'occupazione. Lo sciopero proseguirà anche nei prossimi giorni. Già mercoledì 29 gennaio, una nuova astensione dal lavoro di un'ora e mezza è programmata al mattino dalle ore 9.00 fino alle ore 10.30.

«Crediamo - spiega Mario Cerutti, segretario generale Filctem Cgil del Trentino - che si possa individuare un piano alternativo, anche in virtù del fatto che la realtà trentina è significativamente diversa dal resto del Paese. Basti pensare che solo pochi mesi fa Marangoni Spa ha firmato un accordo con le nostre organizzazioni sindacali e con la Provincia per avviare un investimento agevolato da un contributo pubblico di 1,5 milioni di euro. Non è giustificato un taglio così sostanzioso del salario».

Proprio nell'intento di verificare la percorribilità di altre strade per recuperare competitività allo stabilimento di Rovereto e permettere all'azienda di effettuare gli investimenti previsti - si parla di circa 8 milioni di euro -, le organizzazioni sindacali hanno chiesto l'intervento della Provincia. «Crediamo - sostiene Cerutti - che la giunta provinciale non possa stare alla finestra. Per questo abbiamo già sollecitato un incontro all'assessore all'industria e al lavoro, Alessandro Olivi. Vogliamo presentargli i contorni della proposta aziendale e spiegargli le ragioni della nostra indisponibilità ad accettare il piano di Marangoni».

Contattato dalle organizzazioni sindacali, il vicepresidente Olivi ha dato la disponibilità ad incontrare i rappresentanti dei lavoratori, L'incontro in Provincia dovrebbe tenersi nei primi giorni della settimana prossima. Intanto stamane, a portare la solidarietà del comune di Rovereto ai lavoratori di Marangoni ci ha pensato il sindaco Andrea Miorandi che al cancello della fabbrica ha incontrato le maestranze ed i sindacalisti delle categorie dei chimici di Cgil Cisl Uil.













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