«Marangoni non lasci Rovereto»

Lo chiede il consiglio provinciale con il sì alla mozione di Degasperi (5 Stelle)



ROVERETO. La Marangoni garantisca la sua presenza industriale a Rovereto. Lo chiede il consiglio provinciale, che ha approvato, con alcune modifiche condivise, la mozione presentata dal consigliere del Movimento Cinque Stelle Filippo Degasperi. Quest'ultimo sottolinea la novità: «É la prima volta che la Provincia si impegna contro la delocalizzazione, finora si diceva che erano affari interni all'azienda». Nel documento approvato dal consiglio provinciale, si impegna la giunta a "sollecitare la Marangoni alla predisposizione di un piano industriale rivolto al mantenimento dell'attività industriale nel compendio roveretano e alla conseguente salvaguardia dell'occupazione". Il piano industriale è quello che da mesi chiedono i sindacati all'azienda, e che finora non è stato presentato. Nel piano industriale la Marangoni dovrebbe dire la visione circa il suo futuro e dire le azioni che vuole intraprendere per evolvere e evitare il fallimento. Inoltre, il consiglio provinciale impegna la giunta a "accompagnare il confronto tra le parti sociali affinché siano garantite prospettive aziendali e occupazionali in grado di mantenere sul territorio una presenza industriale e occupazionale coerenti con gli accordi sottoscritti dal gruppo con la Provincia e con Trentino Sviluppo, e ciò anche al fine di scongiurare pericoli di delocalizzazioni". La crisi di Marangoni aveva avuto diversi prodromi, ma era scoppiata definitivamente la scorsa estate, con l'annuncio della cassa integrazione per un anno a rotazione per tutti i circa 300 dipendenti, e la previsione di 50 esuberi. Questi ultimi sono diventati 90 e poi almeno 120 negli ultimi incontri con i sindacati, la mobilità scatterà da agosto. Marangoni sta subendo i prezzi nettamente più bassi degli pneumatici cinesi nuovi, che hanno messo fuori mercato quelli rigenerati; nel 2015 l'azienda aveva chiuso in rosso di 2 milioni di euro. Degasperi ricordava però i numerosi aiuti ricevuti da Marangoni da parte della Provincia, e anche in forza di questi (che prevedevano il mantenimento del livello occupazionale) chiedeva un impegno nei confronti dell'azienda. (m.s.)













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