Manovra, si tratta su Irap e scuola

Minoranze chiedono più sgravi, Olivi apre ma solo sulle aziende «stagionali». Sul tavolo graduatorie e ore obbligatorie


di Chiara Bert


TRENTO. Al secondo giorno di dibattito sulla Finanziaria, in aula lo scontro s’ infiamma (vedi articolo sotto) sull’intervento del consigliere Cia che paragona il Trentino alle terre di camorra e accusa la giunta, in particolare l’assessore Daldoss, di commistioni tra interessi pubblici e privati. Intanto però il governatore e la giunta si preparano ad aprire la trattativa con le opposizioni per superare il muro degli 8 mila emendamenti che pesano sulla manovra. Da anni ormai le minoranze portano avanti partite separate. Ieri il gruppo composto da Lega, Forza Italia, Claudio Cia e Manuela Bottamedi (entrambi del Gruppo misto) hanno presentato le loro richieste.

In cima alla lista le tasse. «Oggi un imprenditore che mantiene i propri occupati fa già un atto eroico», dice Maurizio Fugatti (Lega) contestando l’aumento dell’aliquota Irap dal 2,3 al 2,68% per il 2017. Si chiede poi di ridurre l’Imis (aliquota 0,79%, ma agevolata per alcune categorie) allo 0,56% della Provincia di Bolzano e di equiparare i capannoni artigianali a quelli industriali nelle agevolazioni. Sempre in tema di Imis, il consigliere leghista ha presentato un emendamento per azzerarla per i negozi di montagna e per mettere invece l’aliquota massima a chi dà a disposizione l’alloggio per l’accoglienza dei profughi. Sempre Fugatti chiede la gratuità degli asili nido, lo stop ai derivati per Cassa del Trentino e la nomina di un componente delle minoranze nel cda della società. Bezzi insiste sull’abrogazione della tassa di scopo a disposizione dei Comuni per finanziare opere pubbliche: «È una patrimoniale». In subordine, propone, «valga solo per opere comunali e non decise dalla Provincia». Altra richiesta: 2 milioni per il reinserimento dei disoccupati attraverso «corsi organizzati direttamente dalla Provincia e non delegati all’Agenzia del lavoro e ad altre società esterne». Manuela Bottamedi presenta le richieste sul fronte della scuola: no agli ispettori pescati dall’albo dei dirigenti in pensione, graduatorie del concorso 2012 valide fino ad esaurimento (attualmente scadono il 31 agosto 2017), no all’estensione anche in Trentino delle scuole medie musicali a svantaggio delle scuole musicali, perché più costose. Cia chiede un buono chilometrico per i disabili che dalle valli devono raggiungere Trento e che l’iscrizione degli infermieri all’albo professionale sia a carico dell’Azienda sanitaria. Bezzi propone di stanziare 100 mila euro per chi soffre di malattie rare.

Da oggi la trattativa entrerà nel vivo. Sul tavolo, tra le altre, la questione - posta da Civettini (Civica) delle due ore obbligatorie alle elementari contestate con una petizione firmata da oltre 1200 genitori, su cui il governatore Rossi ha manifestato apertura. Per quanto riguarda l’Irap l’assessore al lavoro Alessandro Olivi fissa i paletti: «Non se ne parla di ripristinare l’aliquota al 2,3% per chi mantiene l’occupazione», dice. Abbiamo mantenuto anche per l'anno prossimo un'Irap zero per le nuove imprese e per chi aumenta l'occupazione stabile del 5% oppure, ed è la novità, di almeno un’Ula (unità lavorativa annua), prevedendo inoltre una deduzione di 18 mila euro per ogni Ula in più». «L’aspetto su cui si può intervenire - spiega Olivi - è capire come interpretare questa unità lavorativa per le imprese, soprattutto turistiche, che hanno un’attività stagionale. Per noi l’importante è che ci sia un incremento dell’occupazione».

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