«Ma non ci sono problemi di cedimento» 

Mario Monaco, ingegnere provinciale: «Questo viadotto è strategico e deve essere adeguato alla normativa»



TRENTO. «Questo intervento è previsto nel Piano degli investimenti per la viabilità, poiché il viadotto dei Crozi rientra nell’ambito della messa in sicurezza dei ponti e dei viadotti di arteria stradale strategica (la S.S. 47 della Valsugana), per assicurare il funzionamento dei servizi essenziali in caso di evento sismico, prevedendone l’adeguamento strutturale alla normativa, non per problemi di cedimento».

Così Mario Monaco, sostituto dirigente del servizio opere stradali e ferroviarie della Provincia. L’ingegnere chiarisce. «Gli interventi principali riguardano l’adeguamento sismico con rinforzi strutturali del viadotto e messa in continuità delle solette con giunti solo iniziale e finale (così detta Catena cinematica), la sostituzione degli apparecchi di appoggio e la realizzazione dei giunti iniziale e finale, la precompressione esterna delle travate. Altro intervento interessante è quello che porterà all’allargamento della carreggiata del viadotto di Ponte Alto. Attualmente questa misura 8,32 metri: la porteremo a 9 metri. Vi saranno poi interventi localizzati su travi e pulvini, ovvero le parti superiori delle pile su cui si appoggiano le travi. Verranno rifatte l’impermeabilizzazione e la pavimentazione, tutti i guardrail saranno sostituiti. È previsto anche il rifacimento dell’ impianto di scarico delle acque meteoriche».

La viabilità subirà delle modifiche. Il traffico potrebbe risentirne, se solo si immagina quello che accade sulla statale della Valsugana quando si verifica un incidente, anche dalle non gravi conseguenze. Su questo punto però la Provincia tranquillizza, avendo previsto un piano durante i lavori.

«La realizzazione dell’intervento prevede sostanzialmente sei fasi di lavoro. Garantite, per la maggior parte dell’esecuzione dei lavori, le due corsie di marcia attuali in direzione Pergine, grazie alla realizzazione di un un by-pass provvisorio, prima dell’inizio dei lavori (terrapieno), che consentirà di utilizzare la vecchia strada dei Crozi, monocorsia, a senso unico, in direzione Pergine, di larghezza tale da consentire il deflusso anche in caso di microincidenti. Essa sarà messa in sicurezza con protezione dalle venute d’acqua e ripristino delle reti paramassi. Risistemati anche i guardrail/newjersey, rifatta l’asfaltatura.». L’ingegnere precisa ancora: «La regolamentazione del traffico prevede obbligo per i mezzi pesanti di transitare sul ponte. Anche le corriere viaggeranno lungo il viadotto. I mezzi leggeri saranno invece liberi di utilizzare la corsia sul ponte o la vecchia strada, anche se si consiglierà di procedere lungo quest’ultima. Verrà posta una segnaletica dell’esistenza dei lavori alle uscite di Trento Sud/Nord della Tangenziale e nei punti principali della viabilità. (f.q.)













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