M5S, sono 5 i candidati-presidente

Zanella: «Sabato scegliamo il nostro presidente. Divisioni? Prevedibili, noi stiamo con Beppe»


di Luca Pianesi


TRENTO. Sono 5 i candidati ufficiali alle “presidenzialie” del Movimento 5 Stelle, che si terranno sabato all'Hotel Adige di Mattarello. I nomi sono quelli di Manuela Bottamedi, Filippo Degasperi, Cristiano Zanella, Paolo Negroni e Alessandro Ugolini, scritti in rigoroso ordine di consensi ricevuti sabato 8, nella tornata per stabilire i nomi della lista. La vincitrice, in quel caso, era stata proprio Bottamedi che aveva ottenuto 56 voti, Degasperi e Zanella erano arrivati secondo e terzo, rispettivamente con 49 e 41 consensi, Negroni s'era classificato diciottesimo con 5 voti e Ugolini era arrivato ventiquattresimo, ultimo a pari merito con altri 3 candidati, con 1 voto. «L'elezione di sabato scorso serviva a noi del Movimento per vedere il peso interno di ogni candidato – spiega Cristiano Zanella, senatore mancato (alle ultime politiche aveva ricevuto 25.673 consensi) e candidato alle “provincialie” del 15 giugno – non a fare una selezione per decidere il nostro presidente della Provincia. Infatti alle elezioni di sabato parteciperanno anche candidati che, in quell'occasione, avevano preso un solo voto». E questa sera i 5 candidati ufficiali che hanno deciso di concorrere al ruolo di Governatore della Provincia, saranno sottoposti al “Graticola Day” all'Hotel Adige di Mattarello. «Alla presenza di un moderatore esperto di democrazia diretta – prosegue Zanella – ci presenteremo agli elettori e dibatteremo con loro. Insomma ci faremo mettere sulla graticola per aiutarli a scegliere chi li dovrà rappresentare alle elezioni provinciali». Un commento Zanella lo riserva anche all'ultima tornata elettorale, quelle amministrative che hanno visto il Movimento 5 Stelle arretrare pesantemente in tutte le realtà nazionali. «Alle amministrative più del 50% del voto è contingentato e i partiti che governano le realtà locali da 20 anni hanno più da promettere ai loro elettori. Insomma alle comunali si guarda meno all'interesse comune e più a quello personale. Si pensi a un dipendente pubblico: tenderà a mantenere lo status quo rispetto. E poi contano i candidati: quanto sono conosciuti e da quanto tempo sono nell'agone politico». E sulle lotte intestine che si stanno delineando nel movimento, Zanella non ha dubbi con chi stare: «Beppe è il nostro garante, ma al tempo stesso è spettatore della vita dell'M5S. I veri attori sono le persone che riempono di contenuti il movimento in primis i parlamentari. Per esempio, qui in Trentino Grillo non ha mai messo bocca. Sembriamo divisi? Non è vero, è che siamo totalmente trasparenti e quindi i nostri problemi sono resi pubblici. E anche i cosiddetti dissidenti, quelli che stanno uscendo dal movimento, sono un 10% di eletti che avevamo preventivato potessero lasciarci. In ogni realtà ci sono quelli che dichiarano una cosa e poi ne fanno un'altra. Noi qui in Trentino siamo uniti. Dateci del tempo e vedrete».













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