la storia/1 

Lui se ne va, a lei restano i debiti

TRENTO. Una donna di nazionalità italiana, con una grave disabilità, che chiede aiuto alla Caritas dopo essere stata lasciata dal compagno e padre dei due bambini. E’ una delle tante storie che la...



TRENTO. Una donna di nazionalità italiana, con una grave disabilità, che chiede aiuto alla Caritas dopo essere stata lasciata dal compagno e padre dei due bambini. E’ una delle tante storie che la Caritas ha voluto inserire nel rapporto sulla povertà nel tentativo di dare un’umanità alle statistiche descrivono il fenomeno. Dal racconto della donna (che per fortuna può contare su un contratto lavoro a tempo indeterminato) emerge la situazione di difficoltà economica dopo la separazione: le bollette di elettricità, riscaldamento, acqua e telefono si sono accumulate e hanno superato in totale i 2 mila euro. Dall’analisi della situazione emerge una situazione paradossale: l’ex compagno della donna non contribuisce più al sostentamento della famiglia, ma la donna deve tirare avanti continuando a pagare con la trattenuta di un quinto dello stipendio anche i debiti lasciati dall’ex. In pratica - riassume la Caritas - le entrate erano a nome di lui mentre le uscite sono a carico di lui.

Come se ne esce? I volontari che si sono presi in carico la situazione della donna danno garanzie all’Itea (e scoprono pure un piccolo credito della donna che la aiuterà a pagare gli affitti), la donna viene aiutata a ottenere un prestito presso il Credito Solidale da restituire a piccole rate in circa due anni e alla fine l’emergenza viene superata. Ma situazioni simili a questa - senza un aiuto esterno - possono degenerare e diventare insuperabili.













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