Lite in Consiglio per la castagnata

Centro storico, per un malinteso finiscono nell’immondizia 350 chili di marroni


di Martina Bridi


TRENTO. Prima seduta dell’anno tumultuosa per il consiglio circoscrizionale Centro storico Piedicastello, riunitosi lo scorso lunedì sera. Al centro della diatriba una castagnata annullata e 350 chili di castagne buttate. A dicembre in molti rioni della città erano stati organizzati dei momenti di ritrovo tra gli abitanti per gli auguri di fine anno, con le associazioni di quartiere che per l’occasione avevano offerto le castagne. “In Consiglio di Presidenza ero stato incaricato di organizzare una di queste castagnate e, a pochi giorni dall’evento, sono stato informato che tutto era stato annullato – ha esordito Festini in tono polemico – Risultato? 350 chili di castagne sprecati”. Il presidente Redolfi ha prontamente risposto affermando che il consiglio non aveva mai deliberato l’affidamento di una castagnata a Festini e si è detto pronto a presentare in uno dei prossimi consigli il dettaglio, verbali alla mano, delle castagnate svolte nel 2013 e relative assegnazioni, e il motivo per cui alcune castagnate non si sono svolte. Qualche consigliere ha avanzato l’ipotesi che forse a Festini era stato detto che a lui sarebbe stata affidata la gestione di una castagnata solo nel caso in cui per l’organizzazione non si fosse fatta avanti nessuna associazione di quartiere. Insomma, all’originale della vivace discussione potrebbe esserci semplicemente un fraintendimento. Com’è come non è, fatto sta che a pochi minuti dall’inizio della sduta il consigliere Festini ha abbandonato l’aula sbattendo la porta e visibilmente risentito. Una volta ristabilito l’ordine, il consiglio ha deliberato sulla presentazione di un documento di Progetto Trentino che prevede la riqualificazione dell’ex casino al bersaglio di corso Buonarroti. In disuso da 20 anni, l’edificio in stato fatiscente andrebbe ristrutturato e restituito alla città. Per il recupero dell’intera struttura il Comune di Trento ha stimato una spesa di 500 mila euro. Al fine di trovare qualcuno disposto a metterci mano, il consiglio propone quindi di avviare una gara.













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