il caso

Levico, petardo nella notte distrugge cassetta postale

L’esplosione sabato verso le 22.30 all’esterno di un’abitazione in via Garibaldi: «Non è la prima volta: lo scorso mese danni anche a un’auto». Indaga l’Arma


di Franco Zadra


LEVICO TERME. Un’esplosione, nella tarda serata, ha infranto per un momento la quieta tranquillità invernale del sabato cittadino. Un atto vandalico a opera di ignoti è stato perpetrato ai danni di una cassetta delle lettere di un privato, residente in via Garibaldi. Sabato scorso, verso le 22.30, un botto abbastanza forte e amplificato dalla risonanza dovuta agli alti caseggiati che costeggiano la via più antica della città, ha richiamato l’attenzione di alcuni residenti i quali, usciti in strada, hanno potuto constatare lo sventramento di una cassetta della posta, al civico 41. «Siamo alle solite - ha detto uno dei primi intervenuti sul luogo - anche il mese scorso la stessa cosa. Una cassetta della posta che salta per un petardo, lo scorso mese l’esplosione ha danneggiato pure la vernice di una macchina parcheggiata nei pressi».

Sugli autori del misfatto c’è subito chi si sbilancia a dire di un gruppetto di tredicenni non nuovi a queste bravate. Qualcun altro avanza, da esperto, valutazioni sul potenziale dell’artificio pirotecnico che ha potuto produrre lo sventramento della cassetta delle lettere in metallo. «Certamente - ci dicono - mezzo grammo di polvere nera, i petardi di libera vendita, per capirci, non può fare danni come questo. Occorrono petardi più grossi, di una categoria superiore, per acquistare i quali bisogna però essere maggiorenni».

Il maresciallo Gianluca Trentin della stazione dei Carabinieri di Levico, conferma di aver ricevuto una segnalazione e di aver inviato sul posto una pattuglia per i rilievi del caso, ma «fino a ora - dice Trentin - non abbiamo raccolto alcuna denuncia». Rimane il piccolo danno, il fastidio di dover sostituire una cassetta delle lettere, un certo senso di impotenza riguardo a certi ragazzini che girano il sabato sera per le strade di Levico Terme e che, forse per combattere la noia, possono inventarsi “giochi” potenzialmente pericolosi e sicuramente dannosi all’altrui proprietà.

Un motivo in più che si aggiunge alle lamentele verso il mancato senso civico di questi tempi, e una sfida ulteriore al compito educativo degli adulti che non possono in alcun modo mostrarsi indifferenti, nonostante la “piccolezza” dell’evento. Tutti sanno, infatti, dell’effetto dirompente che può avere un piccolo foro in una diga quando non lo si tappi nell’immediatezza.













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