LE IMMAGINI

Le Dolomiti viste da Venezia, la vera Grande Bellezza

La città più affascinante e le montagne più belle nelle immagini di Nicolò Miana Il segreto? Saper attendere l’occasione giusta. L’ultima è arrivata 5 giorni fa


di Andrea Selva


TRENTO. La vera Grande Bellezza, i romani se ne faranno una ragione, ce l’abbiamo noi quassù: guardate questa foto in cui due patrimoni dell’umanità, Venezia e le Dolomiti, stanno in posa assieme in una splendida giornata invernale.

E’ da una vita che lo sento dire: da lassù in vetta si vede il mare. Si dice della Paganella, ma anche della Marmolada. Eppure, ammettiamolo: il mare, chi l’ha visto mai? Bisogna avere (molta) fortuna, scegliere la giornata giusta e incamminarsi con fiducia, sperando che una nuvola - giunti in cima - non rovini il panorama. Senza contare che le giornate migliori sono quelle invernali, quando salire in cima a una montagna può essere (molto) complicato. Insomma, il mare dalle Dolomiti, chi l’ha mai visto?

Invece da laggiù, i vicini lagunari, hanno maggior fortuna. Basta avere la pazienza di attendere la fine di una tempesta, quando la polvere si deposita a terra e il vento spazza via tutte le nuvole. Allora le Dolomiti si presentano, imponenti, sullo sfondo. Accade anche in estate, ma vuoi mettere d’inverno quando le cime brillano al sole ricoperte dalla neve? Quando si presenta l’occasione giusta, alcune volte all’anno, Nicolò Miana, giovane fotografo professionista che abita al Lido di Venezia (che è il posto perfetto per realizzare queste immagini) prende la macchina fotografica, sale sul tetto di casa, punta il teleobiettivo e scatta.

Lo spettacolo delle Dolomiti viste da Venezia

Due patrimoni dell'umanità ritratti assieme nella stessa inquadratura: Venezia e le Dolomiti innevate sullo sfondo. Le immagini, davvero sorprendenti, sono del fotografo Nicolò Miana (www.nicolomiana.com), realizzate in particolari condizioni meteo puntando il teleobiettivo verso le montagne dal Lido di Venezia. Leggi l'articolo.

Uno guarda queste foto - si passa le mani sulle braccia per tenere a bada la pelle d’oca - e poi si chiede: ma sono fotomontaggi? «No - spiega Miana - il fatto è che le lenti di un teleobiettivo schiacciano gli oggetti, che appaiono nelle immagini più vicini di quanto siano in realtà. Ma le Dolomiti e i campanili di Venezia sono esattamente lì, dove mi è capitato di ritrarli tante volte, sempre con lo stesso stupore».

Per fare foto come queste è sufficiente un obiettivo da poche centinaia di euro, alla portata di molte tasche. Ma bisogna farsi trovare al posto giusto al momento giusto. Senza contare che (forse) il segreto di Miana - 29 anni - è avere un padre dolomitico (di Agordo) e una madre veneziana, insomma gli ingredienti giusti per mettere assieme i campanili di roccia (emersi dal mare 20 milioni di anni fa) con quelli di mattoni.

Osservate con attenzione la fotografia che abbiamo pubblicato in prima pagina: c’è pure un’aereo, vicino al campanile di San Marco, in fase di atterraggio all’aeroporto Marco Polo di Venezia. C’è gente che viene da tutto il mondo per ammirare questi due patrimoni dell’umanità che l’Unesco ha voluto tutelare. E queste immagini, ogni volta che compaiono in rete (l’ultima martedì scorso quando si è presentata una di quelle famose giornate) suscitano sempre grandi emozioni e stupore.

Ma c’è un mito da sfatare: dalla Marmolada (che è la vetta più alta delle Dolomiti) si vedrà forse il mare, ma di sicuro non si vede Venezia perché in mezzo ci sono le Pale di San Martino. Sono queste le vette trentine più spettacolari - assieme alle Dolomiti bellunesi - che compaiono nelle immagini scattate dalla laguna di Venezia. I romani - con le loro manie di grandezza - sapranno farsene una ragione: le montagne più belle del mondo sullo sfondo della città più bella. Ecco la (vera) Grande Bellezza.













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