Lavis, il circolo tennis all’attacco: «I campi rossi non si toccano»

In seguito al bando sul parco urbano, protesta in consiglio anche Errigo di Forza Trentino Il concorso di idee prevede la possibilità di sostituirli. L’assessore Zanetti: «È solo un’ipotesi»


di Daniele Erler


LAVIS. Ancora non sono state aperte le buste, che contengono le nuove idee suggerite dai giovani per il parco urbano, ma è bastata anche solo un'ipotesi per far accendere la discussione.

«Nessuno tocchi i campi da tennis»: è questo in sintesi il messaggio forte, portato avanti dal locale circolo tennis, presieduto da Guido Sicher. La questione è stata ripresa anche dal consiglio comunale, dove l'ha portata Alessandro Errigo, capogruppo di “Forza Trentino”.

Andiamo con ordine. Il parco urbano è stato inaugurato nel 1983; dopo trent'anni, sono in molti a Lavis a richiederne la riqualificazione. E, fra le ipotesi, c'è proprio l'idea di ripensare alcuni dei suoi spazi. Inserendosi in questo dibattito, molto partecipato in paese, la consulta dei giovani ha pensato di proporre un concorso d'idee, riservato ai ragazzi dai 16 ai 27 anni. Al momento della scrittura del bando (realizzato insieme dalla stessa consulta e dalla giunta comunale), sono stati indicati anche degli esempi, non vincolanti, ma utili per chi avrebbe voluto partecipare al concorso. Anche perché lo stesso era aperto anche a chi Lavis non vive, giovani che quindi potrebbero non conoscere direttamente il parco. Così, nel bando si legge in premessa «tale intervento può prevedere la sostituzione dei campi da tennis e/o da bocce con altre attrezzature ricreative». Poco importa che queste siano solo ipotesi; e che comunque il concorso – per cui sono giunte 12 proposte, che dovranno essere ora giudicate – tende solo a premiare le idee migliori, che poi il comune non è comunque obbligato a realizzare. Il circolo tennis è insorto, per rivendicare come i campi da tennis siano tutt'altro che sottoutilizzati.

Riferisce Alessandro Errigo, consigliere che si è interessato dell'argomento (e che ha attinto i dati direttamente dal presidente del circolo Guido Sicher e dall'istruttore Andrea Galler), che i tesserati del circolo sono 50 e che gli allievi del corso di tennis (perlopiù giovanissimi) erano 15 nel 2012, 33 nel 2013. A questi si aggiungono i privati che usano i campi: non c'è un dato ufficiale, ma si sono calcolate circa 85 ore, a carico di una trentina di utilizzatori. Quindi, dicono quelli del circolo, i campi interessano ancora ai lavisani; si potrebbe, ipotizzano loro, invece pensare piuttosto ad una copertura, che ne permetta l'utilizzo anche invernale. Dal canto suo, l'assessore Andrea Zanetti – che ha competenza sia per le politiche giovanili sia per lo sport – smorza le polemiche. «Le idee dei giovani saranno valutate attentamente, e nei limiti del possibile anche concretizzate», ha dichiarato. «Ma nessuno ha ancora parlato di sostituire i campi da tennis. Se su questa zona del parco si vorrà intervenire, il circolo tennis sarà ovviamente coinvolto nella discussione».













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