cronaca nera

Lavis, barista investita da un cliente

L’uomo, ubriaco, aveva avuto da discutere alla cassa. L’ha minacciata e, travolta: «Ho una gamba frantumata»


di Daniele Erler


LAVIS. Doveva essere una sera di festa giovedì, come tante in un bar di Lavis. Invece si è conclusa nel cuore della notte (poco dopo le tre) con una macchina che sfreccia in via Matteotti, in pieno centro al paese. Al volante c’è un uomo, secondo le testimonianze vistosamente ubriaco, che investe una ragazza, una barista di soli vent’anni proprio di Lavis. L’auto fugge poi a tutta velocità nel buio, senza che il pirata della strada – la cui identità sarebbe ancora al vaglio delle forze dell’ordine – si fermi per soccorrerla. È la stessa giovane a raccontarlo dal letto dell’ospedale Santa Chiara di Trento, dove è ricoverata con quaranta giorni di prognosi. «Ho una gamba frantumata, da sotto il ginocchio e sino al piede – spiega –. Dovrò essere operata e mi aspettano mesi per il recupero».

L’assurdità di quanto accaduto è il racconto di una serata che era invece iniziata in maniera del tutto diversa. «Era stata pensata come una serata tranquilla, veniva servita la porchetta con una degustazione di vini – spiegava ieri al banco del bar il proprietario, che giovedì sera non era presente nel locale –. Organizziamo spesso eventi di questo tipo, non è mai successo nulla di male». Giovedì, poco prima di chiusura, al bancone del bar c’era proprio la ragazza ventenne, che lì lavora da due anni. Ma nel locale si trovava anche un uomo di circa cinquant’anni. Aveva ordinato da bere, chiedendo quattro birre medie. «Quando è venuto a pagare – racconta la barista –. Gli ho detto il prezzo, ma ha iniziato ad inveire contro di me e ad insultarmi, perché secondo lui il costo era eccessivo». Secondo il racconto della ragazza, l’uomo sarebbe stato vistosamente ubriaco, avrebbe urlato, l’avrebbe insultata e l’avrebbe persino minacciata di morte. Per questo sarebbe stato accompagnato all’esterno da due amici, sino al parcheggio poco lontano. L’episodio spiacevole sembrava finito lì.

Nel frattempo era però ormai passata la mezzanotte. «Finite le pulizie ho chiuso la serranda e sono andata in centro a Lavis in un altro bar con mia cugina e altri amici – racconta –. Per puro caso, ho trovato lo stesso uomo al bar. Inizialmente non mi ha riconosciuto. Ma poi, quando si è accorto della mia presenza, ha iniziato ad insultarmi di nuovo. Se l’è presa anche con mia cugina. In quel momento passava per il centro del paese anche una pattuglia dei Carabinieri, in un normale controllo. Anche se non si sono fermati, lui ha preferito andarsene e così ho fatto anch’io per tornare a casa. Ero in via Matteotti con un amico e il mio cane, praticamente arrivata a casa, quando ho sentito sfrecciare un’auto dietro di me. Ho fatto appena in tempo a scansarmi un poco che mi ha colpito, scappando via». La ragazza avrebbe riconosciuto al volante lo stesso uomo del bar, la cui identità non sarebbe però ancora nota. Le indagini sono in corso, coordinate dai Carabinieri di Lavis intervenuti sul posto. La giovane è stata nel frattempo soccorsa, prima dall’amico e quindi dalla Croce rossa. Ora si trova ricoverata al Santa Chiara di Trento con quaranta giorni di prognosi e diverse fratture alla gamba. Ieri intanto, diffusasi la notizia in paese a Lavis, al bar erano in tanti a chiedere di lei. «Qui è ben voluta da tutti – spiega il proprietario – l’aspettiamo a braccia aperte»













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