La tomba scoperta è della moglie di Paride Lodron

Lodrone, la lapide sotto il pavimento rivela il nome di Maria Giallo sulla donna: forse si tratta di un secondo matrimonio


di Stefano Poletti


LODRONE. Nei giorni scorsi il nostro giornale ha riferito di una tomba dei Lodron ritrovata nella chiesa parrocchiale di Lodrone, durante i lavori di restauro eseguiti dalla ditta «Effeffe Restauri» di Fabrizio Filippini.

Una visione affrettata della lapide in marmo rosaceo che la copre, 30 centimetri al di sotto del pavimento attuale, ha fatto pensare a una figlia di Paride il Grande e si è anche azzardato che si chiamasse Maria Margherita e fosse morta giovanissima, a soli tre anni.

Una lettura più approfondita fa comprendere oggi che non si tratta di una figlia, ma della moglie di Paride (“Paridis castissima coniunx”) e che questa si chiamava semplicemente Maria.

La morte la rapì (“quam mors carpsit”) “con crudele mano rapace” (“immiti acerba manu”) il 17 marzo dell’anno 1429 (non probabilmente nel 1422 come ipotizzato in un primo momento). Non c’è alcuna indicazione della sua età, ma la donna sepolta deve essere comunque morta prematuramente, in età relativamente giovane. Lo fanno pensare gli aggettivi latini, che esprimono la “crudele” mano “rapace”, accostati all’intervento della morte.

Nei prossimi giorni la lastra sarà levata per accertare quanto sta sotto. Da una fessura si intravedono i resti di una bara in legno. Saranno effettuati inoltre nuovi sondaggi nel pavimento a fianco, per vedere se ci sono altri sepolcri. Solo allora potrà dire qualcosa di più circostanziato anche Nicoletta Pisu, dirigente della Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici della Provincia di Trento, che segue i lavori.

È certo che Paride Lodron morì nelle prime settimane di primavera del 1439. Lo riferisce il cronista veneziano Marin Sanudo che parla di “attacco di febbre provocato dagli strapazzi”. In effetti poco prima, il 22 gennaio, egli aveva combattuto attorno a Castel Romano una sanguinosa battaglia contro le truppe di Milano. Fino ad oggi si è ritenuto che la moglie di questo Paride,il capostipite di tutti i Lodron che seguirono, fosse la mantovana Lucia (qualche autore dice Luisa) Nogarola. Adesso compare come moglie una Maria. Le ipotesi che gli storici dovranno valutare e accertare sono sostanzialmente due: o Paride ha avuto più di una moglie, oppure la Nogarola non si chiamava Lucia, ma Maria o Maria Lucia. Nel caso di due mogli, chi è la madre di Giorgio e Pietro, figli di Paride, che saranno nominati conti imperiali nel 1452?

Sotto l’iscrizione della tomba di Lodrone, oltre ad un teschio, si trova lo stemma della nobile famiglia con il leone rampante. Non si nota più il tipico “nodo d’amore”. Sarà da accertare se l’intreccio è stato consunto dal calpestio o se fin dall’inizio non c’è stato un nodo intrecciato, ma soltanto un rigonfiamento come si vede in alcuni stemmi più antichi.

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