La sfida per “uomini duri” tra ostacoli e tuffi nel Leno

Già 1.500 gli iscritti alla massacrante gara di settembre: svelato il percorso che si snoda con varie prove tra la piscina, l’Ossario e la Campana dei caduti



ROVERETO. Un tuffo nel Leno per una gara da uomini duri. Sabato 29 settembre Rovereto ospiterà la Fisherman's Strongmanrun, competizione di corsa organizzata da Rcs Sport che abbina agonismo e goliardia, tratti su strada e tratti con degli ostacoli che poco hanno da invidiare ai percorsi di guerra. L'ideale per chi vuole mettere a dura prova le proprie doti di resistenza fisica. Parteciparvi è puro divertimento, tagliare il traguardo un'impresa per pochi eletti, ed è per questo che a due mesi dal via gli iscritti sono già 1500. Gli organizzatori mantengono il massimo riserbo per quanto riguarda gli ostacoli artificiali (nove), ma su internet è già disponibile il percorso di gara e i tre ostacoli "naturali" regalati dal territorio roveretano.

Il più suggestivo è il guado del torrente Leno all'altezza del Museo della Guerra, dopo sei chilometri dalla partenza. Gli atleti partiranno alle 14 dal piazzale della piscina dove sarà possibile assistere al primo passaggio dei partecipanti e all'arrivo dei sopravvissuti. Per la prima volta nella storia della manifestazione si attraverserà il centro urbano, toccando alcuni dei punti più suggestivi di Rovereto: dalla partenza si proseguirà verso Lizzanella, passando da Piazza Sant’Antonio. Qui si saranno già dovuti affrontare due ostacoli prima di proseguire in salita (primo ostacolo naturale) verso l’Ossario di Castel Dante lungo via dei Cipressi. Chi non ne avesse avuto ancora abbastanza sappia che da qui in poi si correrà attraverso il bosco del colle Miravalle, si passa accanto alla la Campana dei Caduti e si scende vertiginosamente lungo il sentiero della Pace. Un breve tratto di falsopiano intervallato da un nuovo percorso artificiale e quindi ancora salita su via Miravalle verso Porte di Trambileno. Ancora una lunga discesa che porta nel centro storico, attraverso viale Schio e via Santa Maria. Deviazione su via Marsilli e tuffo nelle gelide acque del Leno sperando di non cadere perché di lì a poco ci sono le cascate.

Chi rimarrà asciutto, o comunque in grado di continuare il percorso, lo potrà fare restando sempre in città passando per via delle Fosse e piazza Malfatti. Altri quattro chilometri e cinque ostacoli e si torna alla piscina. La buona notizia è che il percorso si conclude qua dopo nove chilometri e dodici ostacoli superati, la cattiva notizia è che gli organizzatori vogliono che gli atleti effettuino due giri. E quindi è necessario cominciare tutto daccapo sperando di terminare entro il tempo limite di 3 ore e 30 minuti. Tanti auguri... (p.t.)

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