La ragazza ha rinunciato al bimbo

I suoi genitori erano andati in Tribunale per farla abortire


Ubaldo Cordellini


TRENTO. Non ce l'ha fatta, la ragazza sedicenne incinta del suo fidanzatino albanese. Non ce l'ha fatta e ha deciso di abortire. Ha rinunciato a quel bambino che voleva così tanto da sfidare i suoi genitori, fino ad arrivare davanti al Tribunale dei minori. Mamma e papà voleva che lei rinunciasse a quel bambino, ma lei non ne voleva sapere. Il suo amore per quel ragazzino albanese poco più grande di lei era troppo grande per rinunciare al frutto di quella relazione. La ragazzina era molto determinata. E così è anche parsa al pubblico ministero presso il Tribunale dei minori Fabio Biasi che ci ha voluto parlare da solo per oltre un'ora, quando i genitori gli hanno prospettato il problema.

I genitori chiedevano che il Tribunale dei minori imponesse alla ragazza di abortire o che, in subordine, allontanasse da lei il ragazzo albanese del quale si era innamorata. I genitori avevano spiegato al pm Biasi che quel ragazzo picchiava la loro figliola. In un caso le avrebbe anche sottratto il telefono cellulare perché era gelosissimo. A dimostrare le botte, c'erano diversi lividi sulle braccia della ragazza. La sedicenne, però, al pm ha detto che era innamorata del fidanzatino albanese e che era disposta a tutto pur di tenere il bambino e di costruirsi una famiglia con quel ragazzo.

Sembrava molto determinata. Non sembrava che ci fosse nessun pericolo di plagio o costrizione da parte del ragazzo. Il magistrato aveva spiegato ai genitori che non si poteva imporre alla ragazza di abortire. Così la famiglia era tornata a casa con convinzione di tenere il bambino. Poi è successo qualcosa. La ragazza ha cambiato idea e negli ultimi giorni ha deciso di mettere fine alla gravidanza. Ha anche lasciato quel ragazzo cui era tanto legata. Il giovane albanese ha deciso di allontanarsi per conto suo. Così la storia ha trovato un suo epilogo. Non è detto che sia il migliore o quello preferito dai protagonisti della vicenda. Fatto sta che tutta questa storia lascia un grande amaro in bocca.













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