«La Provincia mi ha tagliato 200 meli»

Albino Wegher di Maso Milano accusa: «Nessuno mi ha avvisato». I Bacini montani replicano: «La concessione era scaduta»


di Rosario Fichera


SPORMINORE. «Quando sono arrivato e ho visto i miei alberi di melo, accatastati ho provato una stretta al cuore indescrivibile». Albino Wegher, agricoltore di Maso Milano, a Sporminore, non nasconde la sua amarezza per quello che gli è accaduto l’altro ieri e per il quale è intenzionato a instaurare un contenzioso con la Provincia.

«Per ordine del Servizio bacini montani della Provincia – riferisce Wegher - una squadra di addetti, ha tagliato 200 alberi, tra i 6 e i 15 anni, della mia azienda agricola, la “Miss Mela”, che avevo piantato su una porzione di un’area di 12.000 metri quadrati, appartenente alla Provincia, avuta in concessione sin dal 1972 (un accordo che prevedeva 1.600 euro l’anno per il diritto di coltivare il terreno). Gli alberi, su una superficie di 1.200 metri quadrati, si trovavano lungo una strada comunale di campagna e la decisione di tagliarli, motivata per migliorare la visibilità, non mi è stata comunicata formalmente».

La questione, così come racconta lo stesso Wegher, risale già al 2011, anno in cui l’agricoltore ha provveduto direttamente a un primo taglio dei rami.

«Il problema è sorto in corrispondenze dell’avvio di un’attività di ristorazione poco distante. L’intenzione del Servizio provinciale - continua Wegher - mi era stata comunicata verbalmente, con la visita di un esperto che aveva parlato però di un taglio di rami che io avevo proposto di effettuare alla fine dell’annata agraria, cioè a ottobre, per portare a termine la maturazione. Anche se il terreno è della Provincia, gli alberi comunque erano i miei e ho subito un danno di almeno 10 mila euro. Se il motivo è stata la visibilità, mi chiedo perché non fanno lo stesso anche con le piante dall’altra parte della strada. Comunque è mia intenzione fare denuncia contro il Servizio bacini montani per danneggiamento».

Il Trentino, naturalmente ha sentito anche il Servizio provinciale che, da parte sua, pur comprendendo il dispiacere, precisa, come ha spiegato il dirigente, Roberto Coali, che il signor Wegher era stato diffidato a coltivare sul terreno della Provincia, in quanto la sua concessione era scaduta lo scorso primo gennaio, essendo stata presentata in ritardo:

«E’ vero quindi che la decisione non gli è stata notificata formalmente - afferma il dirigente provinciale - in quanto quest’atto non era dovuto. Comunque nei nostri uffici il signor Wegher è stato informato della decisione e invitato a provvedere direttamente, invito che non ha avuto seguito».

Il taglio delle piante, su istanza dell’amministrazione comunale di Sporminore, è stato reso necessario, spiega ancora il Servizio provinciale, per motivi di sicurezza, per garantire la maggiore visibilità sulla strada, per una distanza di quattro metri, facendo prevale quindi l’interesse pubblico a quello privato.

La Provincia sta attualmente verificando anche la possibilità di inserire in graduatoria anche la domanda di concessione del signor Wegher, intanto, la catasta di alberi è lì che aspetta l’evoluzione della vicenda.

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