TRASPORTI

La promessa di MatteoliTorna il treno per Roma

Accordo raggiunto con la Provincia, tra qualche settimana il collegamento verrà ripristinato



TRENTO. Saliremo in carrozza all’alba e sbarcheremo nella capitale a metà mattina. Ritorno a tarda sera. Il treno diretto Trento-Roma, soppresso un anno fa, tornerà nel giro di poche settimane. Senza costi per la Provincia. È questo l’impegno preso ieri a Roma dal ministro dei Trasporti Altero Matteoli con il vicepresidente della giunta Alberto Pacher.
 Mesi di pressing della Provincia sulle Ferrovie hanno dunque fatto centro. «Abbiamo discusso del collegamento Trento-Roma con l’amministratore delegato Mauro Moretti che mi ha assicurato che il treno diretto sarà ripristinato a breve», ha confermato ieri pomeriggio il ministro Matteoli incontrando il governatore Lorenzo Dellai e l’assessore ai trasporti Pacher.
 Questione di qualche settimana e il collegamento tra Bolzano e la capitale - con fermata a Trento - sarà rimesso in funzione. E per ora non ci saranno spese a carico della Provincia di Trento. «Non si è parlato di una nostra compartecipazione», ha spiegato Pacher al termine dell’incontro. L’ipotesi ventilata negli ultimi giorni, dopo l’incontro con il presidente delle Ferrovie Innocenzo Cipolletta, era infatti che la Provincia dovesse sborsare dei soldi nel caso in cui il servizio non si fosse pagato da solo per insufficienza di viaggiatori.
 L’altro nodo da risolvere riguarda gli orari. Le Ferrovie avevano proposto un treno in partenza da Trento attorno alle 16 con arrivo a Roma alle 21 e ritorno la mattina successiva. Soluzione irricevibile per i trentini. «Gli orari del treno devono essere compatibili con la giornata lavorativa, e anche il ministro ha concordato su questo punto», spiega Pacher. I dettagli saranno definiti nei prossimi giorni, ma il diretto per Roma partirà da Trento al mattino presto in modo da essere alla stazione Termini per metà mattina, entro le 10.30. Ritorno con partenza da Roma nel pomeriggio e arrivo a Trento in serata.
 Se fino a martedì era ottimista, ieri Pacher poteva dirsi contento. «È un segnale importante che conclude il lavoro condotto nelle ultime settimane e i colloqui con il presidente Ferrovie - commenta l’assessore - si riconosce anche la valenza simbolica di questo servizio indispensabile non solo sotto il profilo logistico ma anche per rafforzare quel concetto di sostenibilità che il trasporto ferroviario da sempre rappresenta. Il ripristino del collegamento diretto pone il Trentino nella posizione che gli compete nel quadro dei collegamenti internazionali».













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