«La presidente Lorenzi è imparziale»

La maggioranza rigetta l’accusa sul «debito di riconoscenza»: lei assicura il rispetto dei diritti delle minoranze



ROVERETO. “Debito di riconoscenza” nella rielezione della presidente del consiglio, Barbara Lorenzi? La maggioranza rispedisce al mittente l’affermazione delle minoranze consigliari (Civici, Pdl e Lega Nord Trentino). Le quali, dopo la votazione in consiglio, hanno deciso di “sconfessarla” (vedi il Trentino di ieri mattina): «La Lorenzi non ci rappresenta più. E’ vergognoso quanto successo in consiglio comunale con la Lorenzi riconfermata presidente del consiglio con i voti della maggioranza stessa», avevano sottolineato Boscherini, Tomazzoni, Plotegher e Angeli. La maggioranza replica e si affida ad un intervento del capogruppo consigliare del Pd, Paolo Mirandola. Il quale, da avvocato quale è, suffraga il voto di appoggio: «L’attuale presidente (facendo riferimento alla Lorenzi) ha garantito e tutelato con imparzialità le prerogative ed i diritti di tutti i consiglieri».

Il capogruppo Mirandola quindi entra nello specifico del ruolo: «La figura del presidente del consiglio è prevista dal regolamento del consiglio comunale ed il suo compito principale è quello di rappresentare il consiglio, di sovraintendere le attività, di assicurare il buon andamento dei lavori facendo rispettare il regolamento - illustra - è prassi in valsa da tempo, in questa amministrazione, che la sua designazione provenga dalle minoranze». Su questi presupposti, dopo le elezioni, all’insediamento dell’attuale consiglio comunale (due anni e mezzo fa, quindi) i nomi messi in campo furono due: la Lorenzi appunto e Gianpaolo Stiz (Civici). Vinse la Lorenzi, come mercoledì sera per la riconferma di metà mandato. L’appoggio della maggioranza, per la rielezione della presidente, è stato fondamentale. «Perché ha garantito e tutelato con imparzialità le prerogative e i diritti di tutti i consiglieri, assicurando il rispetto dei diritti delle minoranze, introducendo una prassi interpretativa del complesso regolamento, mai contrastata da alcuno, che ha facilitato lo svolgimento dei lavori», sottolinea Paolo Mirandola.

«Per queste ragioni, il gruppo del Pd, assieme ai partner di coalizione presenti in aula, ha ritenuto di rieleggere la presidente uscente, avvocato Barbara Lorenzi, designata dalle minoranze assieme ai consiglieri Stiz e Previdi - conclude il capogruppo Mirandola - ogni altra considerazione, attinente al riposizionamento politico in atto tra le variegate sigle delle minoranze, era ed è totalmente estranea alla riflessione sui compiti e le funzioni di un’istituzione importante quale quella del presidente del consiglio».

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