La Polfer scopre 2.900 stranieri irregolari 

Molto positivo il bilancio annuale degli agenti in azione nelle stazioni e sui treni della regione



TRENTO. Una preziosa attività di controllo e presidio all’interno delle stazioni e sui treni per garantire la sicurezza dei viaggiatori, attraverso la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni delittuosi e di degrado in ambito ferroviario. Durante l’arco dell’anno la Polizia ferroviaria ha impiegato oltre 196.000 pattuglie in stazione e più di 43.500 a bordo treno. Sono stati scortati complessivamente 93.029 convogli ferroviari (con una media di circa 254 treni al giorno). Sono stati inoltre predisposti 15.399 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui convogli. Grazie a tale dispositivo la Specialità ha tratto in arresto ed indagato in stato di libertà rispettivamente 1.255 e 8.963 persone, procedendo complessivamente a 1.078.738 controlli.

Durante l’anno sono state incentivate le attività di prevenzione con un aumento dei servizi straordinari di controllo del territorio, +9% rispetto al 2016, per un totale di 2.016 operazioni.

Il Compartimento di polizia Ferroviaria per Verona ed il Trentino Alto Adige, in particolare, ha proseguito i servizi congiunti di vigilanza e scorta anche sui treni viaggiatori transfrontalieri con il concorso delle polizie di Austria e Germania, per prevenire attività illecite a carattere transnazionale, con particolare riferimento all’immigrazione clandestina. Le attività congiunte, oltre a quelle ordinarie, svolte in stazione ed a bordo treno, hanno permesso di rintracciare complessivamente 2.894 stranieri in posizione irregolare e di scortare 3.386 treni sulla tratta Trento - Brennero.

L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in oltre 2.200 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in circa 8.580 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie ed in 1.726 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti. Tale articolato dispositivo ha consentito il recupero di oltre 44 t del cosiddetto “oro rosso” di provenienza illecita, l’arresto di 28 persone e la sottoposizione ad indagini preliminari di 117 soggetti. Il fenomeno in ambito ferroviario ne è risultato ulteriormente ridimensionato con un calo di furti del -13 % ed un incremento del rame recuperato del 18% rispetto allo scorso anno.

Nel corso del 2017 il personale della Specialità ha rintracciato 1.241 persone scomparse, di cui 1.143 minori.

In flessione le aggressioni denunciate dal personale ferroviario (-15%, da 524 a 447) rispetto al 2016. Diminuiscono gli episodi, sia a bordo treno (-6%, da 414 a 390) che in stazione (-50%, da 110 a 55). Nel 66% dei casi l’autore è stato individuato. 52 le lesioni con conseguenze gravi subite dal personale della Specialità.

In calo il numero di incidenti in ambito ferroviario nella loro totalità ed in calo anche la mortalità connessa (da 66 a 54, pari a -18%). Continua ad essere sensibile il dato che riguarda i comportamenti scorretti o le imprudenze dei viaggiatori come l’attraversamento dei binari o la presenza indebita lungo linea.













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