La Finanza controlla i benzinai: 7 irregolarità

In provincia dei rilievi di carattere amministrativo ma nel resto d’Italia è stata trovata acqua nel carburante e anche degli erogatori «truccati»



TRENTO. Da noi è andata anche bene. Non è stata trovata benzina «allungata» con l’acqua ne tanto meno degli erogatori truccati. Ossia chi ha fatto il pieno in Trentino non si è fermato dopo pochi chilometri con la macchina in pazze come è avvenuto nel napoletano, nè ha pagato per del carburante che veniva segnato dalla pompa ma che non era finito nel serbatoio. Il controllo massiccio promosso dalla guardia di finanza ha messo sotto la lente d’ingrandimento l’argomento «benzina» che in questi giorni d’agosto è centrale - per i costi - per chi deve fare quadrare il costo delle vacanze. E i controlli hanno riguardato anche la nostra regione. Come spiega la guardia di finanza sono stati complessivamente 57 i distributori che sono stati controllati e di questi ne sono stati segnali 7, ossia il 12 per cento dei quali 3 in Trentino e 4 in Alto Adige. Si tratta in tutti casi di irregolarità amministrative e quindi i clienti possono stare tranquilli sia sulla bontà del carburante sia sulla quantità.

A livello nazionale sono stati 1.216 distributori controllati e di questi, un14 per cento è risultato fuori norma, con 11 gestori addirittura denunciati alla magistratura e 59 colonnine sequestrate. Nel comunicato finale delle Fiamme Gialle su quanto scoperto in questi primi giorni di agosto si legge di tutto. Da banali, si fa per dire, inadempimenti amministrativi e contabili, mancanza di autorizzazioni a comportamento molto più dannosi nei confronti dei consumatori. Nel napoletano alcuni automobilisti sono finiti «in panne» poco dopo aver fatto il pieno; i finanzieri di Casalnuovo hanno proceduto al prelievo di campioni nei distributori della zona, individuando il responsabile. Le analisi chimiche hanno confermato la presenza del 15% di acqua. Il gestore è stato denunciato e l'impianto, con 12 colonnine e 2 cisterne contenenti oltre 20.000 litri di gasolio «annacquato», è stato sequestrato. Sempre in provincia di Napoli, è stato scoperto un altro impianto con le schede elettroniche dei contalitri alterate. In questo modo oltre 1.200.000 litri sono stati venduti "in nero" e le relative imposte trattenute dal gestore. In due impianti di Palermo, i finanzieri hanno scoperto la manomissione dei sigilli di taratura apposti dall'Ufficio Metrico e l'alterazione dei misuratori, con l'erogazione di carburante inferiore dell'8% rispetto a quanto visualizzato sui display. A Reggio Emilia, la benzina effettivamente erogata è risultata inferiore del 10% rispetto a quanto indicato. Il gestore è stato denunciato e la colonnina sequestrata insieme al carburante. Negli altri casi, 68 gestori sono stati sanzionati amministrativamente, tra cui 61 per violazione della disciplina sui prezzi esposti non corrispondenti a quanto indicato dalle colonnine dopo il rifornimento e 7 per rimozione dei sigilli che assicurano il corretto e regolare funzionamento degli impianti.

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