La Comunità si mobilita per viabilità e ospedale

Con un documento firmato dai sindaci verranno chiesti tempi e risposte chiare su messa in sicurezza della Statale 47, variante del Tesino e S. Lorenzo di Borgo


di Marika Caumo


VALSUGANA. Tempi e risposte su messa in sicurezza Statale 47, variante del Tesino e ospedale San Lorenzo. Opere improrogabili da inserire nel bilancio provinciale che sarà approvato tra qualche mese. Lo chiedono con forza il presidente della Comunità di valle, Sandro Dandrea e i coordinatori dei tre partiti di maggioranza, Renzo Sandri (Patt), Giacomo Pasquazzo (Pd) e Cesare Castelpietra (Upt), che martedì sera, insieme alla giunta di Palazzo Ceschi e ai tre capigruppo di maggioranza della Comunità, hanno incontrato i consiglieri provinciali Chiara Avanzo (Patt), Luca Zeni (Pd) e Gianpiero Passamani (Upt) chiedendo di portare a Trento le loro istanze. Istanze che saranno contenute in un documento che i 21 sindaci redigeranno lunedì prossimo.

In primis c'è la preoccupazione per la viabilità, soprattutto a fronte dei progetti veneti su Nuova Valsugana e Pedemontana, superstrade a pedaggio che inevitabilmente scaricheranno migliaia di veicoli sulla Statale 47. A tal proposito il presidente Dandrea ha un malloppo di carte sul tavolo. «Ordini del giorno, mozioni e interrogazioni passati per l'assemblea della Comunità dal 2010 a oggi e inviati in Provincia», spiega. E tira fuori il documento sottoscritto dai sindaci e validato dall'assemblea qualche anno fa in cui si chiedeva la messa in sicurezza della Statale 47 attraverso alcuni interventi puntuali: il divieto di svolta in località Barricata (che è stato fatto), la messa in sicurezza della stazione di Strigno e della retta di Ospedaletto. «E' un progetto pronto per l’appalto già 5 anni fa», precisa. In particolare per la stazione ferroviaria di Strigno, è previsto un intervento da 700mila euro con la realizzazione di un sottopasso e di un marciapiede che arriva fino alla rotatoria dell'Eurobrico. «Ma anche l'ampliamento del parcheggio davanti alla stazione, le piazzole di sosta e le fermate per gli autobus su entrambi i lati. Ora le corriere si fermano sulla strada per far scendere i ragazzi», aggiunge Sandri. Ammonta a circa 4 milioni invece l'altra parte del progetto, che riguarda la retta di Ospedaletto e comprende l'allargamento delle corsie a 10.5 metri, la chiusura della rosta e la realizzazione di una strada interna a servizio delle attività che si affacciano sulla Statale.

«A distanza di qualche anno da quella richiesta siamo ancora qua. E nel frattempo vengono avanti i progetti veneti. Il project financing della Nuova Valsugana, che sembrava solo una provocazione per il no del Trentino alla Valdastico, ora è realtà», aggiunge il presidente. In tal senso, tramite i consiglieri provinciali interpellati, si intende impegnare la giunta provinciale a prendere una posizione e dar risposta entro 2 mesi. «Cosa intendiamo fare di fronte all'avanzata di questi progetti viabilistici? E' perseguibile la strada del pedaggio selettivo per disincentivare il traffico? A Trento dovranno fare delle verifiche tecniche su queste ipotesi», spiegano. «L'intera valle ha sempre sostenuto il completamento della Valdastico. Siamo preoccupati per la Statale 47: la Provincia sia determinata a difendere la Valsugana, che non sia barattata. Ci arriverà tutto il traffico del Nord Est», aggiunge Sandri.

Oltre alla Statale 47 presidente e coordinatori chiedono rassicurazioni su Variante del Tesino (l'appalto va avanti ma i fondi sono sul 2017, e nel frattempo l'attuale Provinciale 78 sta franando) e ospedale (dove c'è un progetto esecutivo da 20 milioni di euro approvato dalla commissione edilizia di Borgo ma fermo all'organo monocratico). «Vogliamo che la Provincia ci dia tempi e risposte certe per queste opere, necessarie ed inderogabili. Devono essere inserite nel bilancio in via di approvazione», concludono.













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