La Civica: «Multe ai clienti delle prostitute di strada»

Proposta di delibera del consigliere Merler: «Lucciole in centro anche di giorno» Il candidato sindaco Cia: «In aumento le malattie veneree tra gli universitari»


di Luca Marognoli


TRENTO. Caccia grossa ai clienti delle prostitute. Il consigliere Andrea Merler lancia la crociata della Civica Trentina contro quello che definisce il fenomeno del “meretricio”. Lo fa con una proposta di delibera presentata ieri alla stampa che propone di istituire un divieto di “contrattare” prestazioni sessuali a pagamento e di “intrattenersi, anche dichiaratamente solo per chiedere informazioni” con prostitute sulla strada. “Se l'interessato è a bordo di un veicolo la violazione si concretizza anche con la semplice fermata” per contattare la prostituta. Nel mirino anche le stesse lucciole: nel documento infatti è previsto altresì il divieto, “su tutto il territorio comunale”, di “assumere atteggiamenti, modalità, comportamenti che manifestano inequivocabilmente l'intenzione di adescare o esercitare l'attività di meretricio”. Viene quindi proposta una sanzione amministrativa dai 100 ai 500 euro per i trasgressori.

«Quello che proponiamo è di fatto un divieto di prostituzione sulla pubblica via, che avviene anche di giorno in zone come la Portela, l’area limitrofa alla facoltà di Lettere e all’asilo Zanella, San Martino, San Pio X, Gardolo, Mattarello e via Brennero», spiega Merler. «Le amministrazioni che hanno adottato provvedimenti analoghi, come quelle di Verona, Pavia, Rimini e di altre città, sono riuscite a bonificate intere zone. Inoltre le sanzioni non vengono sostanzialmente mai impugnate dai clienti sanzionati, che nella gran parte dei casi (il 98% a Pavia) pagano immediatamente per evitare di ricevere la notifica a casa».

I controlli - per la Civica – andrebbero effettuati da agenti della polizia locale in borghese, che dovrebbero qualificarsi e intervenire nel momento del “contatto” con il cliente. L'estensore del documento nega tuttavia che esso abbia una finalità liberticida o un’accezione punitiva nei confronti dei clienti. E gli interventi di contrasto – aggiunge – devo avvenire anche in ambito sociale, cercando di aiutare le donne sfruttate e denunciando episodi di schiavitù.

«Non intendiamo affatto modificare la disciplina nazionale, già regolamentata dalla legge Merlin ma il regolamento di polizia urbana», spiega il consigliere Nicola Giuliano. «Ci interessa intervenire su quanto avviene negli spazi pubblici del territorio comunale, dettando regole di buon comportamento». La delibera approderà in aula il 24 e 25 marzo, ultime sedute della legislatura, e la Civica auspica un’adesione trasversale.

Il candidato sindaco Claudio Cia ha lanciato un allarme di carattere sanitario. «Stando ai dati dell'assessorato provinciale c’è stato un aumento di malattie veneree nel mondo giovanile, soprattutto universitario, dovuto all'accesso alla prostituzione». Malattie ritenute legate al passato, il cui ritorno Cia ritiene preoccupante.













Scuola & Ricerca

In primo piano