La chiesetta alpina sarà spostata e ricostruita

PREDAZZO. Sarà ricostruita nel corso del 2020 la chiesetta alpina di Valmaggiore distrutta dalla tempesta Vaia il 29 ottobre del 2018. Lo ha confermato l’assemblea della sezione ANA di Predazzo...


FRANCESCO MORANDINI


PREDAZZO. Sarà ricostruita nel corso del 2020 la chiesetta alpina di Valmaggiore distrutta dalla tempesta Vaia il 29 ottobre del 2018. Lo ha confermato l’assemblea della sezione ANA di Predazzo convocata l’altra sera, presso la sede di via Marconi, dopo che il consiglio comunale aveva approvato nelle scorse settimane la deroga urbanistica per consentire lo spostamento su un dossetto nei pressi del parcheggio. L’unica soluzione geologicamente accettabile, ha precisato il geom. Francesco Delugan, alpino e progettista dell’opera. Sarà costruita in larice con il basamento in porfido delle dimensioni di 5x4,6 metri e 4.9 m. di altezza, con il campanile sempre in porfido di 7,5 metri. La chiesetta sarà protetta da un recinto di 20x20 m. un po’ più grande del precedente. Non si è parlato di costi, ma gli alpini di Predazzo hanno risparmiato un buon gruzzolo, come ha ricordato il tesoriere Tiziano Facchini, cui si aggiungerà probabilmente anche qualcosa dell’assicurazione che la Comunità ha stipulato su tutti i suoi immobili. Il manufatto, infatti, cadeva e cadrà sul terreno della Magnifica Comunità che il capogruppo Roberto Gabrielli ha ringraziato per la disponibilità assieme al progettista e a tutti i soci.

Della vecchia chiesetta sono stati recuperati la campana, lapidi e sassi con le scritte, e i quadri. L’assemblea ha approvato anche la relazione del capogruppo Roberto Gabrielli, del tesoriere e del responsabile sportivo Agostino Ossi.

I soci – ha ricordato il capogruppo – sono aumentati nonostante i decessi, grazie agli alpini dormienti, ovvero vecchi alpini che non s’erano mai iscritti all’ANA. 209 i soci più 49 aggregati, 7 in più del 2018. Nutritissimo l’elenco delle manifestazioni portate a termine nel 2018: dalla distribuzione delle orchidee per l’Unicef (736 euro) all’adunata di Milano del 12 maggio; dal pasta party in occasione della Marcialonga cycling, al pranzo per il raduno dei cani bovari; dal triste 32° anniversario della chiesetta (il 21 luglio), alla festa patronale rovinata purtroppo dalla pioggia. E ancora il pranzo alpino per la festa delle scuole il 22 settembre, la colletta alimentare del 30 novembre, e le rappresentanze ai funerali per le quali ha chiesto aiuto a tutti i soci. Il 2020 sarà un anno impegnativo – ha aggiunto Gabrielli – per la chiesetta e per il 90° anniversario che sarà celebrato il 14 giugno con la presentazione di un libro in fase di stesura da parte di Mario Felicetti.

Salutati da ironiche ovazioni della quarantina di soci presenti, i risultati sportivi. Corsa, bici e sci alpino e di fondo, le classiche discipline cui partecipano gli alpini, ma in questa occasione gli applausi, oltre che ai buoni risultati del capogruppo nello sci di fondo, sono andati a Evaristo Gabrielli, alpino ma anche paracadutista ha ricordato Gianfranco Dalben, che ha vinto il vincibile in quasi tutte le competizioni cui ha partecipato. L’assemblea è stata presieduta dall’assessore Giuseppe Facchini che ha ringraziato gli alpini predazzani per la tempestività con cui si sono mossi per rifare la chiesetta. Ricordati anche i due alpini “andati avanti”, Mario Rocca e Carlo Morandini, oltre all’ex mandamentale Elio Vaia.















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