«L’Isis? Non rappresenta i musulmani»

L’imam Breigheche e la sfida dei terroristi. Folla di islamici trentini al Palazzetto di Gardolo per la Festa del Sacrificio


di Daniele Peretti


TRENTO. La mancanza di una moschea, ma anche le indagini dell'antiterrorismo che hanno sfiorato il centro di via Soprasasso, e gli integralisti islamici dell’Isis. Di questo abbiamo parlato ieri con Aboulkheir Breigheche, imam della Comunità islamica del Trentino Alto Adige, al termine della Festa del Sacrificio che ha riempito ieri il palasport di Gardolo. Una delle festività più importanti per l’Islam, nella quale si ricorda il sacrificio di Abramo con tre giorni di festa che prevedono anche la macellazione dell'agnello da dividere in tre parti: una al capofamiglia, una data in beneficenza ed una regalata a parenti ed amici per rinsaldare i rapporti.

In regione non c'è una moschea: «Per la comunità islamica non è una priorità, ma è una decisione che spetta alle istituzioni. Siamo cittadini come tutti gli altri, paghiamo le tasse e direi che abbiamo anche pari diritti e se si finanziano le costruzioni delle chiese, si dovrebbe fare altrettanto». Una parità di diritto al culto che però non è reciprocamente presente in molti paesi islamici. «Non si deve valutare l'attuale situazione di crisi - avverte Breigheche - ma guardare la storia che insegna che c'è sempre stata pacifica convivenza tra islamici, cattolici ed ebrei. L'ostracismo religioso lo abbiamo conosciuto in Occidente, dove il musulmano non è un cittadino alla pari».

Le indagini dell'antiterrorismo sulla cellula veneta legata all'Isis hanno interessato anche il Centro di via Soprassasso, sorpreso? «In senso positivo, nel senso che le forze dell'antiterrorismo sono benvenute, se servono per fare chiarezza ed allontanare qualche mela marcia». Però agli atti c'erano delle foto scattate all'esterno del Centro che ritraevano anche persone residenti in Trentino: «È vero, però per entrare in un luogo di preghiera non si chiedono i documenti e può capitare che una persona passi da Trento e entri in luogo di culto. I nostri momenti di preghiera sono aperti a tutti i musulmani». L'Isis ha iniziato una guerra del terrore, cosa ne pensa? «Che non rappresentano il reale spirito musulmano, ma solo loro stessi. Alla pari dei talebani sono realtà volute dagli Stati Uniti, che dopo aver preso forza non sono più state controllabili. I talebani sono stati finanziati dall'America e dall'Arabia Saudita per creare un'immagine negativa dei musulmani, così da poterli allontanare dai centri di potere e additarli all'opinione pubblica come elementi pericolosi». Però tagliano le teste in nome di Allah. «Non si può nascondere il fatto che i primi a cadere sono musulmani innocenti. Nessuno si domanda come mai l'Isis ha finito per rinforzare il regime siriano? La verità è che non sono forze del popolo, ma rappresentano solo chi li arma e chi sono i responsabili». Uno stato islamico è laico o religioso? «L'Islam è laico e a differenza del cristianesimo, non potrà mai essere teocratico. Ed è favorevole alla libertà di pensiero. Tunisia e Turchia sono esempi di convivenza».

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