L'inchiesta sulla "Cricca" lambisce il Trentino

Anemone avrebbe dato 20 mila euro a Bertolaso per una vacanza a Marilleva


Ubaldo Cordellini


TRENTO. Le indagini sulla cricca portano in Trentino. Dal computer della segretaria dell'imprenditore Diego Anemone spuntano nuove spese per comprare la casa al Colosseo dell'ex ministro Scajola, ma anche una costosa vacanza da 20 mila euro a Marilleva dell'ex capo della Protezione civile nazionale Guido Bertolaso. Per lui anche uno skipass da 200 euro.
L'inchiesta dei carabinieri del Ros di Firenze sulla cricca che, secondo l'accusa, avrebbe pilotato gli appalti per il G8 alla Maddalena e per altre importanti opere pubbliche si arricchisce di una nuova puntata. Gli esperti del Ros sono riusciti a scovare nel computer della segretaria di Diego Anemone, l'imprenditore che avrebbe pagato la casa di Scajola ma anche una serie di benefit per Bertolaso come l'incontro con una prostituta brasiliana al circolo Salaria sport village, una nuova serie di pagamenti. L'inchiesta è condotta dalla Procura di Perugia che ha già chiesto il rinvio a giudizio per Anemone, per l'ex provveditore alle opere pubbliche Angelo Balducci e per lo stesso Bertolaso. Ricordiamo che, invece, Scajola non risulta essere indagato. L'ipotesi è che l'imprenditore facesse favori molto costosi ai suoi potenti amici pur di ottenere appalti importanti.
Adesso, tra i favori fatti da Anemone a Bertolaso, spunta anche il pagamento di una presunta vacanza a Marilleva. Nel computer della segretaria di Anemone c'è una notazione del 23 marzo 2005: «Alida-Marilleva (G.Bert.) 20 mila». I carabinieri del Ros hanno fatto indagini anche in Trentino per accertare a cosa servissero quei 20 mila euro. Il sospetto è che si tratti di una costosa vacanza tra le nevi della val di Sole. Del resto, Bertolaso, sempre secondo l'accusa, sarebbe stato abituato a ricevere favori costosi da Anemone. L'imprenditore avrebbe pagato per tre anni l'affitto della casa in cui l'ex capo della Protezione civile nazionale era andato a vivere in via Giulia. Tra affitto e utenze Anemone avrebbe pagato 33 mila 632 euro e 56 centesimi. Una bella somma cui, sempre secondo le notazioni ritrovate nel computer della segretaria, vanno ad aggiungersi 30 mila euro che sarebbero finiti alla figlia di Bertolaso e i 20 mila euro per le spese sostenute da G. Bert. a Marilleva. Dal computer è spuntato anche un pagamento di 230 mila euro per la caparra e l'agenzia per la casa al Colosseo di Scajola. Soldi che vanno ad aggiungersi ai 900 mila euro già noti. Pagamenti dei quali, lo ricordiamo, Scajola aveva detto di essere inconsapevole.

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