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Keynet, Fugatti accusa: «Soci occulti»

Spunta la fiduciaria Trustfid, uscita nel 2014. Il leghista: "Gestione opaca, vogliamo sapere i nomi"



TRENTO. La Lega Nord non molla l’osso e offre una nuova puntata su Keynet, la società che controlla Telemedika, partecipata dal cognato del governatore Ugo Rossi e finita nell’inchiesta per l’appalto della telemedicina. Dopo aver rivelato che durante la campagna elettorale 2013 Keynet prenotò per due volte le sale per incontri pubblici del presidente, e dopo aver chiesto conto di quanti soldi pubblici (960 mila) sono finiti a Keynet, ieri il segretario e consigliere provinciale della Lega Maurizio Fugatti ha convocato una conferenza stampa per denunciare «la gestione opaca» di Keynet che tra i suoi soci ha la Sethi Engineering Service, società in mano al 95% a una società fiduciaria, la Trustfid, con sede a Milano.

«Una fiduciaria lavora per conto di qualcuno, ma non sappiamo chi», rileva Fugatti, «e che una società come Keynet, che ha partecipato a bandi pubblici e ha incassato 960 mila euro dalla Provincia, abbia dei soci sconosciuti è un fatto quantomeno molto sospetto. Non un bel biglietto da visita per il presidente Rossi che con Keynet aveva solidi rapporti, tanto da farsi prenotare le sale in campagna elettorale».

Dalle visure camerali emerge che la fiduciaria entra nella Sethi il 28 aprile 2011 e ne esce tre anni dopo, il 30 maggio 2014. «Non sfugge il fatto - incalza Fugatti - che Trustfid entra nel momento florido di Keynet e ne esce quando iniziano i guai e gli appalti di Trento Rise e Deloitte finiscono nelle bufera. In mezzo c’è l’appalto dell’Azienda sanitaria vinto da Telemedika e finito sotto indagine, che è del 2013», appalto dove la società sbaraglia a sorpresa la concorrenza rappresentata dai giganti della telemedicina. Il nome di Keynet rispunterà nel 2014, quando assieme a Deloitte partecipa al bando da 5 milioni di Trento Rise per l’assistenza a distanza. Ma a maggio di quell’anno la Trustfid si sfila.

«Magari scopriamo che dietro ci sono persone integerrime - mette le mani avanti il consigliere -ma la legge provinciale impone che i soggetti aggiudicatari di appalti pubblici provvedano entro 30 giorni a comunicare alle amministrazioni l’identità di chi partecipa a società fiduciarie. E noi presenteremo un’interrogazione per sapere se per Keynet è stato fatto».Dalle ricerche di Fugatti è emerso anche che il presidente della Trustfid, il commercialista modenese Luca Galassi, è stato anche sindaco della Aeroterminal Venezia, la società fondata da Arrigo Poletti e poi protagonista di un crac. Lo stesso Galassi, emerge dal curriculum, è stato anche presidente di una delle fiduciarie della Banca del Gottardo, finanziatrice di Aeroterminal e delle Funivie Folgarida di Ernesto Bertoli, anche lui coinvolto nel fallimento di Aeroterminal. (ch.be.)













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