Irifor compie dieci anni: «C’è tanto da fare» 

Soddisfazione per l’associazione che si occupa dei non vedenti: «I progetti non ci mancano»



TRENTO. Questo 2018, iniziato da poco, segna il traguardo dei primi dieci anni della Cooperativa Sociale Irifor del Trentino Onlus «che non chiude i sogni nel cassetto e che ha ancora volontà ed entusiasmo per fare tanta strada».

I progetti in cantiere da parte dell’associazione che si occupa dei non vedenti sono davvero molti, oltre ai servizi e alle attività di prevenzione, formazione, informazione, riabilitazione, assistenza scolastica, trasporto, ausili e sensibilizzazione, il nuovo anno sarà scandito da numerose novità.

«Per quanto riguarda invece la strada da fare -spiega l’associazione - merita una menzione d’onore “Dark on the Road Tiflosystem”, il mezzo speciale inaugurato a fine ottobre 2016 che nel 2017 ha collezionato più di ottomila chilometri, toccando oltre 50 città sul territorio provinciale e nazionale».

Irifor per questo risultato «vuole ringraziare tutti gli sponsor, i cui loghi campeggiano con grande orgoglio sulle pareti del truck allestito a bar al buio itinerante. Si tratta di realtà ed aziende che hanno fin da subito creduto nel messaggio che può essere veicolato sulle ruote del sapore del buio in movimento».

Sono circa 8.700 le persone salite a bordo in più di 80 giornate che hanno visto il Dark on the Road stazionare in scuole, piazze e fiere italiane, tra aperitivi, merende al buio e degustazioni guidate di prodotti. L’obiettivo di queste attività è duplice: da un lato, sensibilizzare la popolazione nei confronti della disabilità visiva, entrando in contatto con i camerieri ciechi e ipovedenti che, come tutti, sono portatori di difficoltà ma anche di potenzialità; dall’altro, valorizzare i prodotti enogastronomici permettendo un approccio sensoriale diverso e più ricco a cibi e bevande.

«Il “sapore del buio” - conclude l’associazione - non si ferma e anche per questo 2018 è pronto a macinare chilometri per accogliere a bordo chiunque voglia provare a mettere alla prova i propri sensi, per contribuire a creare una società migliore in termini di consapevolezza e inclusione».















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