Interporto, sbloccata la destinazione dell’area 

In consiglio comunale l’accordo evita l’ostruzionismo delle minoranze: «Sì ad attività commerciali» 



TRENTO. Dopo un’ora circa di confronto tra i capigruppo, l’altra sera in consiglio comunale si è trovata la quadra per approvare la delibera sull’area dell’Interporto acquistata da privati, in attesa di potere realizzare oltre ad attività produttive anche commerciali. Come annunciato, le opposizioni avevano minacciato l’ostruzionismo, presentando un maxi emendamento perché sostenevano che il Prg, troppo rigido, non permette ai privati (sono Premetal, Spar, Metro e Patrimonio del Trentino, controllata della Provincia) destinazioni diverse da quella produttiva.

In sintesi, durante la discussione sulla delibera presentata dall’assessore all’urbanistica Alberto Salizzoni, i rappresentanti della Lega e Civica hanno accusato la giunta di bloccare le imprese locali, pur chiedendo a quest’ultime il pagamento dell’Imis che ammonta a 20 mila euro l’anno, ma impedendo loro di prevedere diverse attività. La richiesta era perciò di modificare la delibera per introdurre la multifunzionalità dell’area che si estende per circa 8 ettari. Andrea Maschio (M5S), contrario all’ostruzionismo ha però presentato degli emendamenti perché si sblocchi l’area e si prevedano degli indici di edificabilità maggiori. Duro l’intervento del presidente della commissione urbanistica Emanuele Lombardo che ha chiesto a cosa servano le votazioni in commissioni, se poi i consiglieri di minoranza cambiano idea al momento della discussione in consiglio. Dopo la riunione dei capigruppo, si è trovato un accordo, sulla parola multifunzionalità.

Spiega l’assessore Salizzoni: «Ho fatto un richiamo alla ragionevolezza, perché se non si fosse trovato l’accordo, l’area sarebbe rimasta bloccata ancora a lungo. Accogliendo la proposta di estendere la destinazione alla multifunzionalità, si veniva incontro ai proprietari che chiedevano di poter liberare energie per altre attività, non strettamente produttive. Percorso che era già stato intrapreso nei lavori della commissione, visto che in un incontro con i proprietari si era già data loro risposta, togliendo la destinazione unitaria e trasformandola in una funzione più ampia (la D2T). Approvato questo emendamento, siamo rimasti però fermi sulle altre richieste, come l’aumento degli indici volumetrici. L’ordine del giorno di Biasioli, accolto dai capigruppo, è di prevedere il ritocco dei parametri, ma solo in fase attuativa». Emendamenti approvati, come la delibera. (sa.m.)













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