Infanticidio di Cognola, nonno e medico patteggiano

Hanno patteggiato un anno e quattro mesi, con sospensione della pena, Enzo Bolzoni Giovannoni e Vincenzo Mauro, indagati per soppressione di cadavere nell'ambito dell'inchiesta sull'infanticidio di Cognola



TRENTO. Hanno patteggiato un anno e quattro mesi, con sospensione della pena, Enzo Bolzoni Giovannoni e Vincenzo Mauro, indagati per soppressione di cadavere nell'ambito dell'inchiesta sull'infanticidio di Cognola di Trento.

Reato per cui è indagata in carcere la maestra d'asilo Francesca Giovannoni. Bolzoni Giovannoni, padre della donna, e Mauro, medico di famiglia, erano accusati di avere fatto sparire il corpicino del neonato, che aveva visto la luce il 26 giugno 2010 durante una cena a casa del nonno della donna, Gualtiero Giovannoni.

Il Tribunale di Trento ha concesso ai due indagati una serie di attenuanti anche in considerazione delle donazioni effettuate dai due a fondazioni per minori.

Stralciata la loro posizione, ora l'inchiesta prosegue nei confronti della donna, accusata di omicidio volontario.













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