Inchiesta della Corte dei Conti contro il Comune di Trento

Nel mirino un presunto danno erariale: il dirigente generale Patton ha rassegnato al sindaco le dimissioni, che sono state respinte



TRENTO. Una brutta tegola si abbatte sul Comune di Trento: la Corte dei Conti ha infatti avviato una inchiesta per presunto danno erariale riferito all’assunzione esterna di un dirigente comunale a cui è stato pagato - oltre allo stipendio - un assegno “ad personam”. In seguito all’inchiesta, il dirigente generale del Comune Pietro Patton ha comunicato di avere trasmesso al sindaco, Alessandro Andreatta, le proprie dimissioni dall’incarico.

Il sindaco Andreatta nel respingere le dimissioni, rinnova "piena stima e fiducia nella persona del dottor Patton per la passione e la professionalità con cui  opera all'interno dell'Amministrazione comunale. La sua competenza e dedizione, la sua autorevolezza e umanità sono  determinanti nel favorire all'interno del Comune il senso di appartenenza e un clima positivo tra tutti, e nel conseguire risultati lusinghieri a vantaggio della comunità. Per quanto concerne le verifiche in corso da parte della Corte dei conti riferite ad un presunto danno erariale legato ad un'assunzione esterna all'Amministrazione, nel pieno rispetto dell'azione della magistratura contabile, il primo cittadino ribadisce la correttezza dell'operato del Comune a tutti i livelli, sia politico che amministrativo".













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