In viaggio con venti chili di hashish

Un albanese che vive a Predazzo è stato arrestato dalla Stradale assieme a due amici che nulla sapevano della droga



TRENTO. In viaggio con gli amici e con 20 chili di hashish. E pure 8 mila euro in contanti. Un viaggio decisamente particolare quello che stato interrotto dalla Polstrada di Verona l’altra sera e che ha fatto scattare le manette attorno ai polsi di tre albanesi, uno residente a Predazzo e gli altri due a Bolzano. Ma dopo l’udienza di convalida, l’unico a restare in cella è il trentino che si è assunto la colpa di tutto: gli altri due, ha spiegato, non sapevano nulla della droga. Facciamo un passo indietro, a quanto tutto questo è iniziato. Ossia dall’idea di andare a passare una giornata a Verona. A fare shopping nei centri commerciali. Questo è quello che hanno detto i due bolzanini che con la voglia di darsi alle spese passe hanno anche giustificato il fatto che la ragazza avesse con se 8 mila euro in contanti. Comunque, i tre avevano trascorso la giornata veneta e stavano facendo ritorno verso nord quando sono incappati in un controllo della polizia stradale di Verona. Gli agenti hanno rapidamente individuato e sequestrato ben 20 chili di hashish destinati al mercato della droga sia trentino che altoatesine.

I due bolzanini hanno raccontato ieri al giudice (nell'udienza di convalida dell'arresto) che non sapevano nulla del carico di hashish. Il ragazzo trentino si è assunto la responsabilità e i due bolzanini - pur rimanendo indagati - sono stati scarcerati in attesa della fine delle indagini. Nonostante il parere contrario del pubblico ministero, il giudice ha ritenuto che non vi fossero per i due bolzanini gli estremi della custodia cautelare in carcere. I due (di 28 e 26 anni) hanno raccontato di essersi recati a Verona solo per una visita ad un centro commerciale. Una spiegazione che ha convinto il giudice per le indagini preliminari che ha quindi «liberato» i due limitandone però gli spostamenti. Con l’obbligo di dimora, infatti, non potranno lasciare Bolzano. I tre sono stati bloccati in auto mentre erano già in viaggio in autostrada sulla via del ritorno. Probabilmente il trentino che guidava è stato seguito a distanza dalla polizia poi intervenuta per procedere all'arresto e al sequestro della droga.

L’albanese domiciliato a Predazzo rimane quindi in carcere. L’indagine nel frattempo prosegue nel tentativo di individuare dove la droga avrebbe dovuto essere confezionata per poi metterla in vendita probabilmente a Trento e a Bolzano. L’albanese in carcere per ora non ha fornito collaborazione e non ha spiegato ove lo stupefacente è stato acquistato (i due amici hanno raccontato che si è allontanato per circa mezz’ora) nè a chi avrebbe dovuto essere consegnato.













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