«In Veneto c’è più offerta Il Trentino ha più qualità»

L’assessore regionale Caner ci considera un modello, ma chiede di migliorare i collegamenti con la montagna bellunese. «Venezia? Paghino il biglietto»


di Luca Marognoli


TRENTO. Collegamenti più agevoli con la montagna bellunese. Al Trentino l’assessore al turismo della Regione Veneto, Federico Caner, si limita a fare una richiesta. Non dà invece consigli, riconoscendo alla nostra provincia (e all’Alto Adige) un livello di sviluppo turistico da prendere a riferimento.

Assessore Caner, abbiamo aperto un dibattito sul futuro del turismo trentino e stiamo guardando anche in casa d'altri, in particolare dei vicini come Alto Adige e Veneto. Intanto ci dica: l'estate come è andata? In Trentino c'è stato un più 16%.

Da noi un po' meno: la media è del 6%. Mare, montagna e Garda hanno fatto di più, città d'arte e terme meno.

Su che tipo di turismo punta il Veneto? Meglio i grandi numeri o una selezione della clientela basata sulla qualità dell'offerta come fanno in Alto Adige?

L'Alto Adige ha un monoprodotto, che è la montagna. Il Veneto un’offerta molto più ampia: il mare con una costiera lunghissima, le Dolomiti, il lago di Garda, le città d'arte tra Verona e Padova, il turismo religioso, i parchi, il delta del Po e le terme di Abano. L'obiettivo è di convogliare il turismo che arriva naturalmente a Venezia verso altre destinazioni meno battute, le aree pedemontane, valorizzando i percorsi legati al cicloturismo e all'enogastronomia.

Il turista viene selezionato per evitare l'effetto “riminizzazione”?

Su Venezia va fatta una limitazione del turismo mordi e fuggi puntando su una qualità più alta: arrivano troppe persone, alcune restano solo una giornata e spendono molto poco. Si vedono scene non edificanti di giovani in sacco a pelo che prendono d'assalto la città e hanno poco rispetto dei monumenti. Sono più i costi di gestione che i benefici. Fosse per me, ci vorrebbe un biglietto d'ingresso investendo gli incassi nel creare strutture ricettive molto più qualificate. In montagna va elevata la qualità delle strutture ricettive, perché quelle presenti nelle Dolomiti bellunesi – che secondo me sono splendide e anche più belle delle altre, senza nulla togliere ad Alto Adige e Trentino – non sono al livello di quelle delle province confinanti, che anche grazie alle maggiori risorse da anni investono in questo campo.

Sulla montagna, quindi, prendete Alto Adige e Trentino come riferimenti...

Sicuramente. Le strutture alberghiere offrono molto, dalle spa al tipo di ricettività e il sistema è integrato bene anche dal punto di vista dei trasporti e del servizio dato al cliente. Ci vogliono però molte risorse che al momento non abbiamo e si devono trovare, magari con l'aiuto dei fondi europei.

Sul lago di Garda avvertite la concorrenza del Trentino?

Il Garda funziona bene: abbiamo buone performance e buoni servizi. Si riscontrano meno problematiche rispetto alla montagna.

Se dovesse dare dei suggerimenti - anche da cliente - al Trentino, quali sarebbero?

Sono stato in Trentino e onestamente mi pare che le strutture funzionino molto bene. Sul trasporto pubblico gli altoatesini hanno una marcia in più. Il Trentino dovrebbe impegnarsi per garantire i collegamenti con la montagna bellunese. D'inverno alcuni passi, come il Fedaia, sono chiusi e questo è un male sia per il turista veneto che per quello trentino che va in Marmolada.













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