La storia

«In un container con sette figli dopo il terremoto»

Due giovani trentini hanno messo radici nel Mantovano «Aiutateci a comprare il casale dove vivevamo felici»


di Luca Marognoli


TRENTO. Due cuori e un casale. Più sette bambini, campi coltivati, tanti animali da cortile, un piccolo allevamento di cani. È una vita semplice ma felice quella che Silvia Hueller, 29 anni, il marito Carlo Pasquale, 31, e la loro numerosa famiglia conducono nel Mantovano, sull'argine maestro del Po. Felice perché l’hanno scelta e trasformata in realtà, trasferendosi da Trento - dove si erano conosciuti sui banchi delle Segantini - otto anni fa per questioni economiche («Qui era più conveniente - dice lei -: a Trento la vita costa cara»). Semplice perché la casa è vecchia ma risistemata con tutto il necessario per loro e i bambini, che in campagna scorrazzano liberi tra gli animali, e perché la vita dei campi non è proprio “2.0”.

Un sogno che si era avverato, come in un telefilm americano, ma che a fine maggio del 2012 improvvisamente si è sbriciolato, come i muri delle case e dei palazzi colpiti dal terremoto. Silvia e Carlo si sono ritrovati in una roulotte per tre mesi e poi in un container donato loro dai Comuni di Quingentole e di Pieve. «La casa era già vecchia e purtroppo siamo dovuti uscire», racconta la giovane. «A ciò si è aggiunto il fatto che 15 giorni dopo il terremoto il proprietario dell’immobile è venuto a mancare. Si tratta di un rustico che avevamo reso abitabile in cambio del comodato d’uso gratuito, che ci veniva rinnovato ogni due anni. La scomparsa del padre però ha spinto i figli, anche loro in difficoltà per il sisma, a metterlo in vendita. Una sfortuna dietro l'altra...».

La famiglia Pasquale si è trovata senza casa e nell’impossibilità di riparare quella vecchia. «Il terremoto ci ha messo in ginocchio. Noi stiamo resistendo in tutti modi ma abbiamo bisogno dell'aiuto e del sostegno di qualcuno per poterci rialzare e ricominciare», dice Silvia. «Il mio è un appello fatto da una madre, per poter far rimanere i miei 7 bambini qui, dove amano stare. Sono nati liberi tra polli e tacchini: la più piccola ha 17 mesi, il più grande 11 anni».

L’obiettivo è di portare a termine il progetto a lungo coltivato di aprire un’azienda agricola: «Siamo in una corte, con il casale, lo stallone, il deposito dove alleviamo i cani e tutto attorno i campi dove coltiviamo un po' di tutto. Vorremmo vendere anche prodotti trentini: le radici sono forti e mi piacerebbe portare del formaggio e delle mele, che qui sarebbero senz’altro apprezzati».

Nel marzo scorso il sindaco di Quingentole, Alberto Manicardi, aveva lanciato un appello su Facebook, diffuso anche tramite la “Gazzetta di Mantova”. «La speranza però è legata soprattutto alla mia regione, che ho nel cuore», continua la giovane. «A Trento c’è la mia famiglia, quella di Carlo e tutti quelli che conosciamo. I trentini ci possono aiutare, investendo anche nel progetto se c'è un imprenditore interessato».

Lei e il marito stanno cercando di acquistare il casale: «È stato messo in vendita a 75 mila euro», spiega Silvia Hueller. «Io ho firmato un preliminare a marzo, ho dato un acconto di 3 mila euro e ci è stato concesso un pagamento dilazionato in tre anni e mezzo, che per noi è abbastanza tosto... Abbiamo già passato due inverni nel container e vivere in 13 metri in nove si sta stretti».

Chi fosse interessato cosa può fare? «Una donazione se viene dal cuore la accettiamo.Ma un prestito mi andrebbe benissimo: dà più soddisfazione e siamo abituati a faticare tanto per quello che abbiamo. Quei soldi ci salverebbero».

Il numero di cellulare di Silvia Hueller è 346 6388387, reperibile anche su Facebook. Il conto corrente è intestato a Carlo Pasquale, presso la Banca Popolare di Verona: IBAN IT71 E 05034 57840 000000000163.













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