In Primiero il Club ecologico familiare

Imer. Ascolto, partecipazione e condivisione: sono questi i principi ispiratori del Cef (Club ecologico familiare) introdotto in valle di Primiero e presentato dalla locale sezione Acat (Associazione...



Imer. Ascolto, partecipazione e condivisione: sono questi i principi ispiratori del Cef (Club ecologico familiare) introdotto in valle di Primiero e presentato dalla locale sezione Acat (Associazione club alcologici territoriali) alle ex Sieghe di Imer. Una serata che ha visto una nutrita partecipazione di pubblico, quasi un centinaio di persone tra famiglie dei club, operatori sociali ed autorità civili e religiose, convenute a Imer per confrontarsi su temi delicati e di grande attualità come fragilità e dipendenze. L’obiettivo dell'incontro, aperto con l’intervento del presidente del Cat Gianfranco Furlan, era quello di presentare alla popolazione le novità in tema di prevenzione e lotta alle dipendenze. «I Club infatti – come spiegato dal giovane vicepresidente provinciale Apcat Roberto Endrizzi – non si occupano unicamente dei problemi relativi all’alcool, ma estendono il proprio raggio d’azione porgendo la mano a tutte quelle persone che si trovano a vivere un periodo di difficoltà a causa di ogni tipo di dipendenza o debolezza. L’ascolto e la condivisione sono al centro di tutto e permettono di trasformare ogni problema da difficoltà in opportunità». Alle parole di Endrizzi ha fatto eco l’intervento del dottor Crestani del Servizio Alcologia dell’Asl: «Se con l’alcol la strada è già tracciata e consolidata, per altre problematiche emergenti non siamo attrezzati. Quella del Cef è una strada ancora tutta da inventare: sarà un impegno difficile ma saprà dare grande soddisfazione».

A questi interventi è poi seguito il momento delle testimonianze dei rappresentanti dei vari club di zona che hanno raccontato le loro esperienze intervallate dalla lettura di alcune poesie motivazionali da parte di Lauro Taufer. Da queste è emerso in maniera chiara il valore di questi club di ascolto e la grande soddisfazione di riuscire a superare le difficoltà grazie ad un percorso di condivisione. Soddisfazione ribadita nel corso della serata anche dai rappresentanti delle istituzioni, che si sono detti felici per la nascita del Club e soddisfatti del lavoro svolto in questi anni dall’Acat locale, sia sotto l’aspetto dell’ascolto che in tema di prevenzione. L’incontro si è poi concluso nel migliore dei modi con la consegna dell’attestato di sobrietà e il rinfresco finale organizzato da alcune ragazze del posto. N.C.













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