TRENTO. «Abbiamo perso tutto. Non ho più niente, né a casa né nello studio». Valeria Rensi è ingegnere e lavora anche per il proprietario della palazzina di via Maccani. Al secondo piano aveva sia la casa che lo studio professionale. E’ stata lei a dare l’allarme dopo che suo marito si era reso conto del fumo e del crepitio delle fiamme nel sottotetto: «Io ho urlato e bussato a tutte le porte per svegliare i residenti e avvertirli. Urlavo: “Uscite, uscite” e siamo corsi via. Con mia figlia e il mio compagno Filippo siamo usciti. La bambina è andata dalla zia. Noi siamo rimasti qui sul piazzale per tutta la notte. E’ andato in fumo tutto quello che avevamo. Forse si è salvata la macchina». Con la mano, Valeria indica il punto in cui si sono sviluppate le fiamme: «Il fuoco è partito nell’ala verso nord della palazzina, penso sul tetto. In quel punto c’è solo il mio appartamento oltre ad alcuni studi e uffici. Noi non abbiamo stufe elettriche o cose simili, quindi non saprei cosa altro possa aver provocato le fiamme. Forse un corto circuito, ma proprio al momento non saprei cosa possa essere accaduto».

All’incertezza sulle cause si aggiunge quella sul futuro: «Speriamo che l’assicurazione possa coprire tutti i danni. Al momento non abbiamo più niente».