In Bondone in ascensore, progetto da 60 milioni 

Il sogno. In commissione urbanistica illustrato il piano per raggiungere la montagna di Trento Prevista una portata oraria di 1500 persone. La Thyssenkrupp pronta a redigere uno studio


Claudio libera


TRENTO. La commissione consiliare per l’urbanistica, lavori pubblici e mobilità, presieduta da Emanuele Lombardo, con gli assessori Salizzoni e Stanchina ed il consigliere delegato Maestranzi, ha ascoltato l’illustrazione dello studio di fattibilità del collegamento Trento Monte Bondone Progetto Multilift, impianto elevatore a lievitazione magnetica presentato dagli ingegneri Andrea Eccher e Ciro Leonardelli.

Il progetto

Si è parlato di fattibilità per un progetto unico al mondo, che porterebbe in 12 minuti da Piedicastello a Vason, transitando per Sardagna 1, Sardagna 2, Candriai, Vaneze e Vason. Con la possibilità di collegare in ogni momento Sopramonte, la Malga Brigolina e le Rocce Rosse e Palon. Sui tempi non sono stati forniti dati ma la Thyssenkrupp, titolare del brevetto, si impegna a redigere un progetto esecutivo, gratuito se non realizzato, da pagare se il Comune decide per la realizzazione. Palazzo Thun deve fornire alla leader tedesca del settore una dichiarazione di interesse e rispondere ad alcune domande. Quello che è stato esposto è un progetto che, partendo dall’ex Italcementi prevede una torre in vetro cemento che congloberebbe anche le due cimiere e potrebbe ospitare una palestra di roccia. Inoltre il tunnel che all’inizio utilizzerebbe parte dell’esistente, ospiterebbe tubazioni per l’acqua, fognature e fibra ottica.

7 metri al secondo

La velocità ipotizzata ottimale in salita sarebbe di 7 metri al secondo, in orizzontale di 12, con un tempo di percorrenza totale di meno di 12’. La capienza delle cabine è stata pensata per 8 persone, che potrebbero avere con sé bagagli e attrezzatura da sci.

I costi

Calcolando 54 cabine – ma il numero è “illimitato” – una ogni 30 secondi si avrebbe una portata oraria di 1.000/1.500 persone. Per quanto riguarda i costi, massimo 60 milioni, l’impianto sarebbe vantaggioso nei confronti della fune, dopo 30 anni di esercizio, con 900 passeggeri al dì, un biglietto da 8 euro e 3 per il posteggio auto. Dopo potrebbe garantire 2 milioni annui. I 60 milioni in ipotesi potrebbero essere 20 per gli scavi e 40 per l’impianto, considerando che i lavori sarebbero a bassissimo impatto ambientale e che le stazioni intermedie potrebbero diventare punti panoramici con alloggio. L’ascensore, unico al mondo, richiamerebbe visitatori.













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