la gara

In 8mila per la Dragononesa

Bagno di folla in val di Non: vittoria del team Xtreme di Caldonazzo su Dragonbroz Predaia


di Giacomo Eccher


DERMULO. Sport ma soprattutto divertimento e relax all'aria aperta in riva ad un lago poco praticato dagli stessi valligiani. Questa è la Dragononesa, regata di dragoni che per un giorno rende protagonista il più grande invaso artificiale del Trentino che “occupa” da quasi settant'anni il cuore della valle di Non.

Tredici gli equipaggi che ieri hanno preso il via in due batterie dalla spiaggia delle Plaze a Dermulo e che si sono confrontate contro il tempo a colpi di pagaiate su un percorso di oltre 8 km tra andata e ritorno con boa di svolta all'altezza del ponte del Castellaz. La prova era valida per il campionato provinciale Uisp 2017 che si concluderà il 9 settembre a Borgo Valsugana. Per la cronaca, ad aggiudicarsi i 35 punti del primo posto è stato il team Xtreme di Caldonazzo con il tempo di 37'19” in uno sprint all'ultimo respiro sulla formazione di casa del Dragonbroz Predaia, battuta per poco più di secondo. Terzo il team Nutria con 38'36 e quindi nell'ordine il “Bresciolino” (un team che ha unito vogatori bresciani e di Bardolino),Pirates, Remenga, Famigerata, Dragoni d'Anaunia, Borgo e Pinè. I Dragonbroz del capitano Gianni Brida hanno conquistato il Palio Val di Non, un premio speciale riservato alla migliore della quattro formazioni valligiane che si sono messe in acqua: oltre ai vincitori ed ai Dragoni d'Anaunia, la società organizzatrice della prova, sono scese in acqua (ma più per goliardia che per vero agonismo) le “vecchie glorie del Flamingoboat”, la società clesiana che nel 2012 aveva inventato la Dragononesa, e un equipaggio di “limoci” (lumache, in noneso), nome che è tutto un programma.

Gara a parte, la manifestazione - il sabato sera con una cena di gala “sulla rotonda sul lago” con 150 commensali, e la domenica con musica dal vivo fino a notte inoltrata – è stata un successo che è andato oltre le attese degli organizzatori che parlavano di 7/8 mila presenze. Record frantumato in sicurezza grazie alla tante forze messe in campo dagli organizzatori coordinati da Luca Inama. Da Max Fondriest (presidente dei Dragoni d'Anaunia) e dal patron Andrea Paternoster, inventore quindici anni fa di questa manifestazione ormai diventata l'evento più affollato della valle di Non e tra i primi in Trentino. Perfetta ancora una volta l'organizzazione con oltre 200 addetti schierati con ben precisi compiti: dai parcheggi alla sicurezza, dagli addetti agli stand ed alle pulizie ai due bagnini per il soccorso in acqua dove incrociavano i gommoni di soccorso dei pompieri di Taio, Sanzeno, Tassullo, Cles e Revò, con i vari settori di lago da controllare. Fondamentale la prevenzione con i controllori che agli accessi hanno rigorosamente applicato la normativa sul divieto assoluto di “importare” alle Plaze contenitori in vetro con agenti della Polizia Locale, di una società privata appositamente incaricata e la presenza vigile dei Carabinieri. Scongiurato anche il pericolo della pioggia: tutto è filato liscia grazie ad gran lavoro preparatorio. Basti pensare all'illuminazione (con lampade a led a bassa consumo ogni 100 mt) che hanno illuminato l'area della festa e tutta la strada lunga 1,6 km di accesso alle Plaze.

(g.e.)













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