ieri l’assemblea generale 

Il servizio civile? Utile anche per trovare lavoro

TRENTO. Servizio civile, la metà dei volontari trova lavoro dopo l’esperienza. Sono 300 in Trentino i giovani attivi nel Servizio civile: per un anno offrono il loro operato ad organizzazioni...


di Fabio Peterlongo


TRENTO. Servizio civile, la metà dei volontari trova lavoro dopo l’esperienza. Sono 300 in Trentino i giovani attivi nel Servizio civile: per un anno offrono il loro operato ad organizzazioni soprattutto nell’ambito sociale e culturale, ma anche nei cantieri comunali. Il direttore provinciale Giampiero Girardi è scettico sull’opportunità di rendere il Servizio civile obbligatorio: «Sarebbe lo Stato a decidere secondo le sue necessità, noi preferiamo che siano i ragazzi a scegliere». Si è svolta ieri presso il Seminario Maggiore di Trento l'assemblea generale del Servizio civile nazionale e provinciale che ha chiamato a raccolta i volontari operanti in provincia di Trento.

In Trentino sono 300 i ragazzi compresi tra i 18 e i 28 anni attivi nel Servizio civile, di cui il 67% sono donne. Dal 2006 i volontari sono stati 2500. Ad oggi il 5% è rappresentato da richiedenti-asilo, mentre il 25% sono ragazzi di origine straniera. Girardi sottolinea come il 50% dei volontari abbia trovato lavoro al termine del percorso: «Non tutti trovano occupazione nel loro ambito, ma capita che gli enti coinvolti trattengano i ragazzi più promettenti». Girardi precisa i “confini” del Servizio civile: «Cerchiamo un equilibrio tra l’apprendimento e l’operatività, però capita che la presenza del volontari sia importante per affiancare gli operatori, quando l’organico è insufficiente. Noi vigiliamo attentamente perché queste situazioni siano di breve durata e non sfocino in un effettivo sfruttamento, il che accade raramente».

Girardi esprime scetticismo sulla possibilità che il Servizio civile diventi obbligatorio: «Un tempo era così, in quanto alternativa al servizio militare. Ma era lo Stato a decidere quali dovessero essere le mansioni, nell’ottica di una concezione statalista di “bene pubblico”». La filosofia del Servizio civile oggi è diversa, spiega Girardi: «Noi proponiamo progetti che mettono al centro la formazione del giovane e le sue aspirazioni». Girardi lancia un avvertimento: «La riforma del Servizio civile del 2017 affida al Governo l’individuazione delle aree d’impiego: è un segnale che si vuole statalizzare il Servizio civile, dando origine a sfruttamento legalizzato».

I VOLONTARI

Denise Demarchi, 23 anni, di Borgo, svolge il Servizio civile all’interno di musei e biblioteche: «Sono impegnata 30 ore in settimana, mi occupo di letture in inglese per i bambini e di fare da guida ai visitatori del Museo della Guerra e del Museo della Donna di Olle. Percepisco una crescita delle mie competenze, è un’immersione nel mondo del lavoro che mi ha reso più spigliata».

Astrid, 25 anni, di Belluno, opera nella Comunità Villaggio del Fanciullo a Trento: «Accompagno le attività dei ragazzi, che hanno vicende difficili alle spalle, aiuto con i compiti e nella cura della persona. Sono sociologa, ma ho scoperto che mi piace il mestiere di educatore».

Mattia Chistè, 28 anni, di Trento, si adopera al Muse nell’accoglienza dei bambini e nell’organizzazione di eventi: «È un’esperienza che mi ha dato tanto, peccato non si possa proseguire, si creano relazioni molto importanti. Ci stiamo organizzando per attivare un tavolo che porti le voci dei volontari agli enti che li impiegano».















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