Il reddito? Si dichiara davanti al medico

L'esenzione del ticket si dovrà calcolare al momento di stendere la ricetta


Robert Tosin


TRENTO. I medici di base sono di nuovo in subbuglio. Questa volta a scatenare la loro ira sono le nuove incombenze che il governo impone loro: quella di "certificare" il reddito dei pazienti per avere il diretto all'esenzione dal ticket. L'obbligo a giorni arriverà anche in Trentino, ma pare che l'Azienda sanitaria abbia trovato il modo di tranquillizzare i camici bianchi. Con l'avvento dell'informatizzazione sanitaria i medici di famiglia sono in effetti messi sotto pressione. Si è cominciato con le ricette via mail per passare ai certificati di malattia fino alla cartella sanitaria digitale. Ora sta per arrivare tra capo e collo un'altra incombenza, «ma devo dire - dice Nicola Paoli, medico e sindacalista Cisl - che in questo caso l'Azienda ha capito il problema e dovrebbe venirci incontro con una formula adottata in alcune altre regioni». Oggi il paziente che richiede una visita specialistica è chiamato a pagare la prestazione alla cassa. A seconda del proprio reddito ha diritto o meno a un'esenzione e così al volo sottoscrive un'autocertificazione. Questo passaggio ora passerà ai medici di base, che però hanno già fatto presente che non hanno né il tempo né la voglia di aggiungere alle loro mansioni anche quella del commercialista. L'Azienda trentina ha iniziato giusto ieri una serie di incontri sul territorio convocando i medici di ciascun distretto per dare le ultime direttive anche su questo tema oltre che sui vari obiettivi "informatici". E la soluzione individuata potrebbe essere quella di togliere ai medici l'incombenza utilizzando proprio il sistema informatico centralizzato. A quel punto, il dato sul reddito rilasciato una volta dal paziente verrà registrato sulla cartella clinica personale e quindi sempre a disposizione del medico di base. Il quale dalla sua postazione in ambulatorio, nel momento in cui dovrà redigere una richiesta per visita specialistica si troverà stampato in automatico a quale "classe reddituale" appartiene il suo assistito. Il meccanismo non è ancora deciso nei dettagli, ma la soluzione individuata pare sia proprio questa, anche perché sarà necessario metterla in campo nel giro di poco tempo. E' un altro tassello, questo dei dati d'esenzione, verso l'informatizzazione del rapporto tra cittadino e Azienda sanitaria, con il tramite fondamentale dei medici di base ai quali viene delegato un ruolo di informazione e filtro per l'accesso ai servizi. La giunta provinciale giusto il mese scorso ha votato le direttive sull'informatizzazione dei medici di famiglia e dei pediatri. Si procede spediti, pena sanzioni per chi non sta al passo con i tempi.

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