l'anno giudiziario

Il reato «corre» nelle rete di internet

Più violazioni informatiche. Su furti e rapine. La presidente Servetti: «Auspico una giustizia a misura di cittadino»



TRENTO. «L'auspicio è che la giustizia di questo distretto possa essere un pronto soccorso attrezzato piuttosto che un erudito ambulatorio, perché la giustizia è un valore che non accetta condizioni, che non tollera compromessi». Così, «rubando» a Calamandrei la metafora nell’«Elogio dei giudici scritto da un avvocato», la presidente della corte d’appello di Trento Gloria Servetti, ha chiuso il suo intervento per l’inaugurazione dell’anno giudiziario. «Una giustizia - ha proseguito - a misura del cittadino che non cavalchi ostacoli formali e processuali ma tenda a favorire decisioni di merito che possano distribuire i torti e le ragioni». Un auspicio, appunto, al termine di una relazione che ha evidenziato luci (molte) e ombre (comunque ci sono) del «mondo giustizia». Fra organismi di mediazione con percentuali di successo modeste, ma con tempi di definizione dei procedimenti che sono molto buoni, a tutti i livelli.

Un’inaugurazione che è servita anche per fare la fotografia dei reati che vengono denunciati in provincia. Con un incremento non indifferente di quelli che riguardano i cosiddetti reati informatici. I fascicoli aperti dalla procura sono passati dai 450 del 2015, ai 682 dell’anno appena concluso. Con un’impennata soprattutto per le frodi informatiche (oltre 400) e purtroppo con il segno più anche i fascicoli per pornografia minorile con 24 denunce. Un altro settore sensibile è quello dei furti e delle rapine. Quasi 1.700 i fascicoli aperti che riguardano furti in abitazione, dato in crescita come quello relativo alle rapine (sono state 63, ma sotto questa dicitura rientrano anche quelle improprie) e le estorsioni (ben 46). In aumento anche le pratica relative all’indebita percezione di contributi e finanziamenti. 40 i fascicoli relativi all’indebita percezione di erogazioni a danno dello stato, e 15 le truffe per il conseguimento di erogazioni pubbliche. «In tema di circolazione stradale - come ha sottolineato nel suo intervento il procuratore generale Giovanni Ilarda - è notevole l’aumento delle persone indagate per omissione di soccorso: più 40% a Trento, più 17% a Bolzano; così come aumentano anche le persone sottoposte ad indagini per guida in stato di ebbrezza o dopo avere assunto stupefacenti e quelle che in tali condizioni hanno causato degli incidenti. Non sono confortanti, anche se si tratta di valori numerici contenuti, neppure i dati riguardanti gli infortuni mortali sul lavoro per i quali si registra un aumento delle persone indagate sia a Trento che a Bolzano e a Rovereto».

Cambiando decisamente argomento c’è stato anche un aumento dei divorzi diretta conseguenza delle innovazioni legislative che hanno ridotto, in alcune condizioni, i tempi. E la presidente Servetti ha commentato che, per quanto riguarda le unioni omosessuali «non è azzardato ipotizzare che il prossimo biennio vedrà le ricadute sul piano di una nuova tipologia di contenzioso in senso lato familiare e comporterà una nuova e significativa specializzazione del giudice ordinario e la progressiva formazione di inedita giurisprudenza». (m.d.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano