Il pino delle Viote risplende già in piazza a Canelli

Sopramonte. Luccica già a Canelli (Asti) il pino trentino innalzato e acceso sabato 9 novembre, in piazza Cavour. E’ il primo in tutto il Piemonte. Nella giornata di sabato il bellissimo pino,...



Sopramonte. Luccica già a Canelli (Asti) il pino trentino innalzato e acceso sabato 9 novembre, in piazza Cavour. E’ il primo in tutto il Piemonte. Nella giornata di sabato il bellissimo pino, tagliato giovedì alle Viote, tra la neve, sulle proprietà dell’Asuc di Sopramonte e dell’Azienda Forestale con l’aiuto dei vigili del fuoco e di alcuni volontari è stato trasportato nella giornata di sabato e messo a “dimora” per le feste natalizie fino all’Epifania. “Da 18 anni ininterrottamente - racconta il presidente del Comitato amici città di Canelli, Sergio Cappelletti - uno dei nostri pini lo doniamo alla comunità astigiana ed è di richiamo alle feste che si susseguono nella cittadina (più di 10 mila abitanti) gemellata con Sopramonte”.

In tutto l’Astigiano sono in programma manifestazioni in ricordo dei 25 anni trascorsi dalla tragica alluvione che ha colpito gran parte del Piemonte il 5 e 6 novembre del 1994 per l’esondazione dei fiumi Po e Tanaro. A Canelli in particolare, dove sabato scorso si festeggiava San Martino con la grande tradizionale fiera, un folto gruppo di associazioni canellesi, oltre ad aderire alle celebrazioni ufficiali (che saranno il prossimo week end) ha condiviso l’idea di organizzare la mostra: “La luce…oltre il fango per raccontare quello che è nato dall’alluvione”. Mostra, inaugurata alla presenza della delegazione trentina, che rimarrà aperta nei locali del salone San Tommaso, in via Garibaldi fino a domenica 17 novembre. La stessa richiama aneddoti, ricordi e soprattutto fa rileggere con le fotografie chi “l’acqua alla gola” l’ha vissuta in prima persona. Sabato prossimo Cappelletti tornerà nuovamente in Piemonte, con alcuni dei vigili del fuoco trentini che nel 1994 operarono nell’astigiano colpito dall’alluvione. G.M.













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