Il «Lions day» fra visite oculistiche e drink al buio

Piazza Duomo affollata per l’evento pensato per dare informazioni ma anche per fare prevenzione medica


di Claudio Libera


TRENTO. Grande colpo d’occhio ieri in piazza Duomo, con «l’accampamento» ordinatissimo, minuziosamente preparato, dai volontari e soci dei Lions Club pronti a fornire assistenza e informazioni. L’occasione? Il «Lions Day» di Trento, con un’animazione che ha coinvolto la cittadinanza, i turisti ed i curiosi accorsi per ascoltare le spiegazioni dei «servizi», come chiamano le mission, di volta in volta attivate e realizzate dai Club. E la cooperativa Irifor, che vanta una collaborazione ormai pluriennale con i Lions Club del Distretto 108Ta1, è stata presente dalle 9 alle 18 con l'unità mobile oftalmica ed il «Dark on the Road«. Con Ferdinando Ceccato, «l’ingegnere dei sogni» come viene definito, che con orgoglio ha salutato la città ed i Lions ricordando come «l’attività e le persone della cooperativa sociale Irifor del Trentino, costituita nel 2008, lo scorso anno abbiano ricevuto a Londra il “Vision for equality Award”, premio che viene assegnato ogni quattro anni alla realtà europea che maggiormente si è distinta nell'impegno per i non vedenti». Ed in piazza ieri, l’ambulatorio oculistico itinerante a bordo del quale i medici oculisti hanno offerto alla popolazione degli screening gratuiti relativi alle principali patologie visive. Un riferimento offre l’idea di quanto importante sia la prevenzione: «Nei nostri incontri, in quattro province del Distretto – ha specificato Ceccato – abbiamo analizzato 8.800 persone per 600 delle quali sono stati richiesti dei controlli approfonditi. In questo modo, sicuramente, abbiamo salvato la vista di molti cittadini». E poi c’era la roulotte adibita a bar al buio, in cui camerieri ciechi e ipovedenti hanno accompagnato gli avventori a gustare una bevanda nella più completa oscurità per conoscere la disabilità visiva e riscoprire il potere degli altri sensi. La «Giornata del servizio Lions», dopo il successo della passata edizione, è tornata nel cuore della città con una serie notevole di opportunità. Con le visite oculistiche - il punto di impegno maggiore per i Lions - i controlli dell’udito, novità 2016, ma pure con la raccolta degli occhiali usati e la presentazione del simulatore di guida in stato di ebbrezza «Pensa alla vita guida con la testa». Poi il progetto sordità, il ed il gazebo per la campagna «senza morbillo»: nel mondo oltre 400 bambini al giorno muoiono a causa di questa malattia e delle sue complicanze, quando basta meno di un euro al giorno per vaccinare un bambino salvandogli la vita. Folla si diceva, che prima delle 11 ha seguito l’esibizione di un cane guida per ciechi con istruttore. Si trattava di Marco Daviddi del Servizio cani guida dei Lions – proveniente da Limbiate - con la sua femmina di pastore tedesco Yara, di un anno e mezzo. Un lavoro costante, metodico, che dura più di 6 mesi con l’istruttore – spiega – e l’affido del cane dapprima alla famiglia del futuro “proprietario” per piccoli periodi quindi la consegna al non vedente e formare la coppia definitiva e stabile. E per chi fosse allergico al pelo del cane, da ora la possibilità di utilizzare il bastone «Bel» presentato ieri in piazza Duomo. Con mille altre informazioni fornite dai ragazzi in servizio civile nazionale; 6 per Irifor e 3 per l’Unione italiana ciechi. Nel pomeriggio il programma è proseguito con nuove dimostrazioni dell’uso del bastone elettronico, col play different, il gioco dell’Oca delle disabilità e verso dopo le 17, l’esibizione del Corpo Bandistico Giovanile Giuseppe Verdi di Montecchia di Crosara, Verona.

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